APPRENDERE IN ETÁ ADULTA E DIALOGO INTERGENERAZIONALE
Che cosa significa per te “Apprendere per tutta la vita”?
Apprendere tutta le vita! Ogni giorno che passa arricchisce la nostra esperienza e la nostra capacità di elaborazione del vissuto che si deve portare ad un livello cosciente perché non vada sprecato.
In che modo il romanzo “Natale con gli olmi” può aiutare a riflettere sui temi dell’invecchiamento e della formazione in età adulta?
Mi si chiede poi di fare un collegamento fra un testo di Eric Erickson e il mio “Natale con gli olmi”. Il primo recita così: “La vita della persona adulta vede la persona impegnata a risolvere il conflitto fra il rammarico (disperazione) e l’integrazione. Quest’ultima consiste nel riconciliarsi con l’esistenza così come è stata, con i suoi elementi positivi e negativi. La saggezza, virtù psicologica dell’anziano, consiste in uno sguardo rappacificato sulla vita, ma non ingenuo. Si manifesta come preoccupazione disinteressata e nello stesso tempo attiva nei riguardi della vita stessa di fronte alla morte.” Il mio libro, ambientato in una casa di riposo in cui probabilmente c’è solo da aspettare la morte, ha come protagonista una giovane. Un anziano ad un certo punto parla così ad un’altra ospite: “Questo posto non è poi tanto male e la vecchiaia possiamo viverla come se ci trovassimo su un ponte che collega, è vero, la vita con la morte, ma da qui possiamo scorgere, nell’acqua che ci passa sotto, tutta la nostra esistenza e, se tu non sai trovarne nessun significato, vuol dire che ti sei persa la parte migliore: l’occasione della conquista di un po’ di saggezza!”. Dopo varie vicende, incontri e scontri, la giovane, arrivando la vigilia di Natale, osserva: “… Nel salone c’è un’aria di festa particolare, come se gli occhi dei miei vecchi risplendessero del riflesso di Dio, come se, dopo la fatica del vivere, la pace si fosse finalmente posata sui cuori di ognuno mentre tutto intorno sembra rimandare al mistero della vita accettata nel bene e nel male”. “Natale con gli olmi” finisce poi con il pensiero di lei che dice: “… mi rendo conto che i mali, i dolori, i traumi, che mi sono trascinata dietro tutta la vita, mi sembrano ora scomparsi di fronte all’umanità dolente che ho conosciuto qua dentro, di fronte alla profondità dei sentimenti, all’accettazione della sofferenza che la vita ha imposto a tutti loro, alla consapevolezza che mi hanno insegnato che è solo l’amore a poter trascendere ogni male”. E dunque sì, mi pare che il collegamento ci sia proprio!