Carolina è una bimba di 6 anni che aspetta con ansia l’inizio dell’anno scolastico ed è piena di entusiasmo e di aspettativa.
L’inserimento nella classe non è facile, si sente spesso incompresa, il suo desiderio di avere amiche è frustrato dalla sua totale semplicità e chiarezza: non capisce le storie e le moine che fanno le altre bambine, le loro duplicità, le loro invidie. Si sente presa in giro non solo per come si veste, per come si ostina a farsi chiamare con il nome che si è scelta e non con il suo nome di battesimo – e già questo la fa diventare di colpo una fuori dal gruppo – ma anche per il fatto di essere la figlia del pastore del paese…. Carolina è presa di mira da una bambina più grande, Gunnel, che è una leader negativa, la vera bulla (da leggere e rileggere la scena in cui questa bambina porta a scuola un sacchetto di dolciumi e li butta a terra in cortile fino a provocare una mischia fra i compagni): Gunnel la tormenta in vari modi, arrivando al punto di stravolgere persino la sua visione dei genitori, che lei guarda adesso vedendoli con gli occhi dell’altra, ridotti a due personaggi ridicoli. In tutto questo difficile apprendistato, arriva in classe un bambino totalmente diverso da tutti gli altri, che sceglie quasi per istinto di farsi amico di Carolina: è un bambino su cui nessuno può fare pressioni, uno spirito libero, e pertanto, tutti i tentativi di Gunnel e delle altre sue seguaci di screditarlo e fargli dispetti o metterlo in cattiva luce, naufragano miseramente davanti alla sua personalità ed alla sua capacità di riconoscere immediatamente la correttezza dei comportamenti e dei sentimenti. Grazie all’aiuto morale ed alla presenza di questo compagno, Carolina si libera degli impacci e dei disagi, impara a riconoscere le vere amiche, impara a capire e a decidere con serenità a chi dare la propria fiducia. Gunnel ed i suoi piccoli tirapiedi vengono così rimandati nella pozzanghera dei loro meschini dispettucci e rivalità, ignorati e quindi resi totalmente inoffensivi.
Tutto questo è descritto con leggerezza e dal punto di vista della bambina: ne risulta un testo lieve, gradevole da leggere e veramente chiaro e lampante anche se l’argomento è di estrema gravità.