07 Giu Donne & Comunità… Quando i panni si lavavano e si ricamavano in famiglia
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L’adulto non è forse colui o colei che ha una storia, e che proprio attraverso questa storia è in grado di affermare la propria identità e di progettare la propria (continua) formazione e tras-formazione per migliorare il proprio saper essere nel mondo?
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È un bene che il paese (Piansano) si sia evoluto e che oggi ci siano tante persone che hanno studiato … Io non sono mai stata una persona rigida, “stretta di mente”, mi sono adattata all’ambiente e agli anni che erano, non ho mai esagerato però … ho sempre letto tanto …. L’abitudine di leggere la sera per un’ora mi ha sempre accompagnato .. tra i libri che mi sono piaciuti di più I Promessi sposi, il personaggio di Lucia mi piaceva tanto .. poi la Divina Commedia, i Vespri Siciliani … per tanti anni ho gestito la biblioteca parrocchiale e così ho avuto la possibilità di leggere anche giornali, riviste, libri che non erano a disposizione di tutti…. la lettura per me è ancora molto importante.. mi sono comperata il dizionario di medicina, quando ho bisogno lo consulto…
È importante la voglia di imparare … io per esempio utilizzo il cellulare e desidero tanto imparare ad utilizzare il computer … oggi c’è più possibilità di studiare ma meno voglia… oggi ci sono tutti i corsi che volete, tutti gli insegnanti che volete ma la motivazione a imparare è minore .. non imparano… alle volte quando parlo con i ragazzi noto che non sanno che dire, non hanno argomenti, lo studio non giova se non pratichi le cose… ci vuole la cultura e l’ aggiornamento delle cose della vita… sulle cose che nella vita servono e si vivono ..mi sono sempre aggiornata, mi sono sempre adattata al mondo in modo critico, non sono mai andata dietro ad una moda o ad un’altra, sceglievo un criterio mio …
Tra i ricordi più belli le ore passare a ricamare e quelle passate a leggere la sera, con una luce fioca davanti al camino…
Dina Brizi – 93 anni (intervista realizzata nel gennaio 2017)
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L’équipe di Geapolis ringrazia Maria Bernardina Brizi (detta Dina) e la nipote Maria Giuseppa Brizi che nei mesi scorsi hanno collaborato con noi.
Dina Brizi, che vive a Piansano (VT) dove è nata 93 anni fa, con discrezione, sensibilità e generosità, ci ha accompagnato, passo dopo passo, in un viaggio affascinante che ci ha permesso di toccare, guardare, annusare il panno tusciano per scoprirne i suoi segreti e la sua storia …
Un contributo prezioso quello di Maria Bernardina e Maria Giuseppa, che ci permette ci rievocare un modello di comunità e un modello di economia familiare ormai scomparso ma che ci restituisce anche le risonanze di un mondo intimo e familiare che ancora oggi affascina e seduce…
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da destra, Maria Bernardina Brizi e la nipote Maria Giuseppa Brizi
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Tra i ricordi più belli le ore passate a ricamare e quelle passate a leggere la sera, con una luce fioca davanti al camino… Cosa pensavo mentre ricamavo? La fantasia lavora sempre… pensavo a quello che avevo fatto, a quello che dovevo, volevo e potevo fare, a come mi sentivo, alle persone che conoscevo…
Dina Brizi
Giungo allora ai campi e ai vasti quartieri della memoria, dove riposano i tesori delle innumerevoli immagini di ogni sorta di cose, introdotte dalle percezioni; dove sono pure depositati tutti i prodotti del nostro pensiero, ottenuti amplificando o riducendo o comunque alterando le percezioni dei sensi, e tutto ciò che vi fu messo al riparo e in disparte e che l’oblio non ha ancora inghiottito e sepolto. Quando sono là dentro, evoco tutte le immagini che voglio. Alcune si presentano all’istante, altre si fanno desiderare più a lungo, quasi vengano estratte da ripostigli più segreti.
Agostino, Le Confessioni (Libro X)
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