3/ Sing Street

a cura di Mattia Russo

Sing Street è un film di genere drammatico, musicale del 2016, diretto da John Carney, con Jack Reynor e Aidan Gillen. Uscita al cinema il 09 novembre 2016. Durata 105 minuti. Distribuito da BIM.

Conor vive nella Dublino di metà anni ’80, ha 16 anni e un talento nella scrittura di canzoni. L’incontro con l’aspirante modella Raphina, di cui s’innamora perdutamente, lo spinge a fondare una pop band per attirare la ragazza come attrice di videoclip. Nel frattempo il matrimonio dei genitori va in frantumi: saranno la musica, l’amore e l’inossidabile rapporto col fratello maggiore a dare al ragazzo un coraggio che non credeva possibile. Una pellicola tenera e delicata, che però al momento giusto sa colpire nel segno.

Siamo in Irlanda, precisamente  nella Dublino degli anni 80. Il protagonista, Connor (Ferdia Walsh-Peelo), è un ragazzo del liceo, che si ritrova a dover cambiare improvvisamente scuola a causa dei problemi economici della famiglia. Quest’ultima è composta dai due genitori (Aidan Gillen, Maria Doyle Kennedy), da una sorella (Kelly Thornton) e da un fratello più grande (Jack Reynor).

Si ritroverà in una scuola piuttosto austera, cui la presidenza spetta ad un religioso (Don Wycherley), che sin da subito lo critica per non indossare le scarpe del colore giusto (il nero). In questa scuola Connor non trova una bella accoglienza, è maschile e piena di bulli (uno dei quali lo prenderà  particolarmente di mira), ma fortunatamente riesce a far amicizia quasi subito con un altro ragazzo, Darren ( Ben Corolan) piccolo fisicamente, ma dotato di una grandissima intelligenza.

Noterà dall’altra parte della strada la bellissima Raphina (Lucy Boynton), di un anno più grande e dalla bellezza impressionate. Per far colpo sulla ragazza il protagonista si inventerà di far parte di una bad e di stare a cercare una fanciulla che faccia loro da modella. Con queste parole stimolerà la curiosità della giovane, che prometterà di pensare alla sua proposta. Così il ragazzo si ritroverà  a dover formare sul momento un gruppo musicale insieme al suo amico, per coprire la bugia e conquistare il cuore della ragazza  ( che tuttavia è fidanzata con un ragazzo più grande).

Così nasce il gruppo chiamato “Sing Street” (da qui il titolo del film), nome creato attraverso un gioco di parole con il nome della scuola “Synge Street “.

Il gruppo è composto dai più fragili o intelligenti, quelli regolarmente vittima dei bulli. Per loro la musica è l’occasione di creare legami di fratellanza possibili solo da giovani, nell’età dell’assoluto: il viverla insieme diventa un modo per ufficializzare nuove divise su misura, ben diverse da quelle d’ordinanza della scuola. Prima sono i Duran Duran il punto di riferimento, almeno per il look, per il resto ci sono i Depeche Mode; presto arriva il periodo Spandau Ballet.

Tra atmosfere, musiche  e costumi che rievocano perfettamente quello che furono i mitici anni 80, il protagonista, non solo con altri ragazzi fonda la band ma,  attraverso la guida del fratello maggiore, riesce a diventare anche  molto bravo.

Inizierà piano piano a sfidare l’autorità del preside, il bullo che lo perseguitava (che  infine, entrerà a far parte della band) e a conquistare il cuore della ragazza. Il film si conclude con i due innamorati che partono da Dublino in barca sfidando le onde del mare, per raggiungere l’Inghilterra, dove sperano di poter realizzare i loro sogni.

Le parole chiave, OTTIMISMO, SPERANZA, ESSERCI, sono percepibili in tutta la trama del film. 

Malgrado i maltrattamenti subiti a scuola, la decisione dei genitori di separarsi ed  il tentativo di fuga della ragazza da lui amata  ( in un momento del film Raphina cede alle lusinghe del fidanzato, accettando di seguirlo in Inghilterra; in realtà altro non è che  uno stratagemma da lui ideato per approfittarsi di lei), Connor non smetterà mai di suonare e credere nei suoi sogni, giungendo così al totale successo tra i suoi compagni.

Sing Street è il film più compiuto del regista Carney, quello in cui i personaggi e lui stesso riescono a comunicare anche nelle pause della musica, armonizzando la storia di formazione con la (ri)scoperta dell’amore fra fratelli. C’è grande cuore nel ragazzo protagonista e nella sgangherata band che il protagnista mette su nella nuova scuola, religiosa ma di livello ben più modesto rispetto alla precedente gestita dai gesuiti. Il bilancio famigliare infatti è in crisi, così come il rapporto di coppia dei genitori. Per scrivere delle canzoni ci vuole una musa, identificata nell’aspirante modella Raphina, diventata protagonista fissa dei video che i Sing Street realizzano con mezzi dilettanteschi, ma tanta passione. Il gruppo è composto dai più fragili o intelligenti, quelli regolarmente vittima dei bulli. Per loro la musica è l’occasione di creare legami di fratellanza possibili solo da giovani, nell’età dell’assoluto: il viverla insieme diventa un modo per ufficializzare nuove divise su misura, ben diverse da quelle d’ordinanza della scuola.

Il viaggio by E. Braida

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