Intus Legere

Intus Legere

 

Ciò che la luce del sole è per la terra fertile

è il sapere vero per gli amici di questa terra

Nicolai Frederik Severin Grundtvig

 

MAGGESE 1 

 

… in sintonia con l’intuizione pedagogica di Grundtvig….

Grundtvig Nicolai Frederik Severin – storico, teologo e poeta  (Udby, Selandia, 1783 – Copenaghen 1872), è stato  una delle figure più significative della storia culturale e politica danese. Nel 1808 presenta il suo lavoro  fondamentale sul mito, Nordens Mythologi (“Mitologia nordica”, 1808), una raccolta di scritti storici e teologici, di prediche, di poesie e  testi teatrali. Nel 1832 rielabora completamente l’opera ed espone la sintesi delle sue idee nelle cento pagine di introduzione a Nordens Mytology, eller Sindbillet Sprog (La mitologia del nord o il linguaggio simbolico). Tale trattato resta il più importante di tutta la  sua produzione ed ha avuto un influsso determinante sulla vita culturale, sociale, spirituale in Danimarca.

 

  • I temi essenziali dell’antropologia di Grundtvig

La teoria che Grundtvig riassume nel motto “Prima l’uomo poi il cristiano”, fu alla base della sua incessante attività oratoria, poetica, pubblicistica, pedagogica e politica, nella seconda parte della sua lunghissima vita. Non si può essere cristiani senza essere prima uomini. L’uomo è “un esperimento divino”, in cui polvere e spirito sono uniti nella creazione continua dello Spirito Santo. La vita è una crescita progressiva nell’armonia delle dimensioni personale e comunitaria (folkeliged). L’amore per la propria lingua, cultura, storia, deve aiutare ogni individuo a scoprire le proprie radici e la propria identità culturale e  nazionale.  

 Riconosciuto come il padre dell’istruzione popolare nell’età adulta, il suo pensiero, la sua ‘illuminazione della vita’, mirò a dare ad ogni individuo, a prescindere dalla sua età o formazione culturale, l’opportunità di apprendere lungo tutta la durata della vita. Gli obiettivi di questo apprendimento erano duplici, da una parte la realizzazione personale dell’individuo e dall’altra l’assicurare la partecipazione attiva di ogni cittadino nella vita pubblica.

 

  • L’ intuizione  pedagogica di Grundtvig: sviluppo personale come sviluppo culturale

 L’intuizione pedagogica di Grundtivg partì da una esperienza vissuta e venne contrassegnata da un motto emblematico: “Scuola per la vita” in contrapposizione alla “scuola nera”, come lo stesso Grundtvig definì quella di Tyregod e quella di Aarhus, dove per sei anni- dai nove ai quindici- fu costretto a mandare a memoria lunghi e noiosi testi di latino e di catechismo. Perciò Grundtvig fonda la sua pedagogia non sul nozionismo dei testi scolastici ma sulla parola viva, sul dialogo e sul canto. L’invito a tenere una serie di conferenze al collegio Borch di Copenaghen, nel 1838, segna di fatto la nascita di un movimento per la cultura popolare  che si diffonderà rapidamente in tutto il paese.

Grundtvig  credeva fermamente in  una educazione degli adulti che  afferma il primato dello sviluppo personale concretizzantesi come sviluppo culturale. Egli apre così  una nuova pagina della pedagogia: i più recenti studi psicologici e pedagogici ci hanno infatti ormai chiarito come l’uomo non cessi mai di apprendere e come l’educazione debba poter rispondere ai bisogni della vita intera, permettendo a tutti di trovare in ogni età mezzi di svolgimento, di miglioramento, di perfezionamento, di adattamento e di progresso individuale e sociale.

 

  • Il metodo di apprendimento

Come metodo di apprendimento, Grundtvig prediligeva l’uso del dialogo e della trasmissione verbale della cultura. Egli credeva fermamente che l’insegnamento dovesse essere fondato sulle esperienze di vita reale e non su questioni astratte. È un apprendimento  che si concretizza attraverso  il dialogo su argomenti che, indicati dai docenti e dai discenti, emergono da un contesto reale e rispondono a esigenze concrete.  Le sue idee pedagogiche in forma poetica…

 

I saw life, real human life, as it is lived in this world, and saw at once

that to be enlightened, to live a useful and enjoyable human life,

most people did not need books at all, but only

a genuinely kind heart, sound common sense,

a kind good ear, a kind good mouth, and then

liveliness to talk with really enlightened people,

who would be able to arouse their interest and

show them how human life appears when the

light shines upon it.

N. Grundtvig, Enlightenment, in The Land of the Living, S.M. Borish, 1991, Nevada City, Blue Dolphin, pag.18

 

Tali idee portarono alla fondazione della Scuola Superiore Nordica Popolare e  questi istituti di educazione “non-formale per adulti, sono oggi componenti consolidate del sistema educativo dei paesi scandinavi e sono altresì diffusi anche in altre nazioni.

 

  • Le Folkehøjskoler: carattere formativo e creativo dell’educazione di Grundtvig

 Il 7 novembre 1842, ad opera di uno dei discepoli di Grundtvig, C. Flor si apre a Rodding la prima folkehöjskole (scuola superiore del popolo): nell’arco di un quarto di secolo diventeranno quaranta in tutto il territorio della Danimarca. Queste università popolari costituirono l’elemento propulsore della dinamica di trasformazione socio-culturale che il paese attraversa. Il carattere formativo e creativo dell’educazione da Grundtvig teorizzata, rivela sempre più la sua incidenza pratica in tutte le dimensioni del vivere personale e sociale.

Le Folkehøjskoler anticipano  il concetto di community learning che,  come luogo di autentica convivenza, forma ciascuno al senso dell’altro e ad essere se stesso, consentendogli, parimenti, di acquisire il patrimonio morale e religioso ereditato dalle generazioni precedenti. Già nei primi decenni dalla loro apertura, esse costituiscono  un fattore essenziale di crescita civile. Di pari passo al “riappropriarsi” di una cultura autenticamente popolare, fondata sulla scoperta e sulla valorizzazione delle “proprie” radici, la scuola grudtvigiana ottiene  il risultato di una sempre più larga e cosciente partecipazione delle classi popolari alla gestione della cosa pubblica, che era rimasto  a lungo il privilegio di una casta. Altra importantissima caratteristica di questa vera e propria “pacifica rivoluzione culturale” è la partecipazione delle donne  a queste “università popolari”. Gli effetti sono immediatamente visibili: già negli anni che precedono la prima guerra mondiale in Danimarca,   le donne  partecipano a diverse iniziative di carattere sociale e godono di alcuni diritti politici.

 

  • L’ obiettivo principale   delle  Folkehøjskoler 

L’ obiettivo principale   delle  Folkehøjskoler  è quello di promuovere una dilatazione di orizzonti nell’ambito delle personali esperienze di vita degli adulti. Partendo dalla considerazione che ogni persona vive  sulla terra in un determinato contesto e tale condizione è qualcosa che accomuna tutti, il processo di illuminazione, per Grundtvig, deve fare aprire gli occhi su questa realtà per sollecitare all’azione nei confronti del ‘bene comune’, inteso come tutto ciò che si oppone all’individualismo e all’egoismo soggettivi.

Il colloquio fra gli insegnanti e gli allievi all’interno delle Folkehøjskoler inoltre, non soltanto consente lo scambio di idee e di esperienze, ma stimola altresì dinamiche di aggregazione e disponibilità umana; gli alunni, infatti, autogestiscono il proprio itinerario di crescita e potenziano attitudini e interessi; i docenti, a loro volta, ricevono sollecitazioni diverse rispetto a quelle che la didattica tradizionale permette e ampliano il loro modo di pensare venendo a contatto con la ricchezza interiore di altri cittadini.

 

  • L’eredità più viva: l’educazione permanente

 L’eredità di Grundtvig, tuttora più viva ed efficiente, è la cosiddetta rete delle università popolari, delle scuole libere e delle scuole serali organizzate da enti, associazioni, partiti per giovani e adulti, i quali dispongono di un sempre più ampio spazio di tempo libero… E ciò non solo nella capitale o nelle altre due o tre grandi città, ma anche nei piccoli centri della Danimarca. Lo spirito di Grundtvig e l’impostazione pedagogica del dialogo socratico costituisce il fondamento di tali scuole

Sono veramente scuole per la vita. Non nel senso che preparano alla vita (chi le frequenta per lo più di esperienza della vita ne ha già molta, ma perché, senza preoccupazione di raggiungere, anche se in ritardo, un diploma statale, si cerca in esse di arricchire la propria conoscenza del mondo, per vivere meglio, con maggiore consapevolezza, per partecipare, per non rimanere indietro, per non restare esclusi.. Ciò vale specialmente per gli anziani.

Sebbene la nascita e lo sviluppo di questo movimento popolare per l’educazione permanente fossero legati a particolari situazioni storiche e ambientali in Danimarca, nondimeno esso conteneva almeno in germe la possibilità di essere trapiantato con opportune modifiche e aggiornamenti metodologici anche in altri paesi. Cosa che è stata tentata con successo fin dal primo Congresso dell’Unesco del 1949 che seguirono la prima di Helsingör,  dove si vede che dal concetto generico di educazione degli adulti si passa a quello più globale ma al tempo stesso più specifico di educazione permanente, necessaria non solo nei paesi in via di sviluppo ma anche in quelli industrialmente sviluppati.  http://www.unesco.org/en/confinteavi/national-reports/

  • Le Folkehøjskoler per promuovere l’Europa della conoscenza

Un interessante aspetto della capacità di adeguamento di tali scuole ai tempi nuovi è dato dalla loro crescente europeizzazione. Oggi, le scuole popolari di stampo grundtvigiano rappresentano in molti Paesi europei strutture di promozione culturale; “… sono istituzioni uniche nel loro genere, con oltre cento anni di storia. Offrono un’ampia varietà di opportunità di apprendimento agli adulti di ogni estrazione sociale, sono un’istituzione educativa molto importante con particolare riferimento alla formazione continua e per tutta la vita. Svolgono dunque una funzione formativa ulteriore rispetto il sistema di educazione formale e sempre adeguata ad una determinata richiesta, locale o regionale. Come parte attiva per lo sviluppo della persona, esse continuano a realizzare le tematiche indicate da Grundtvig, colui che ha contribuito, più di qualsiasi altro, a collocare l’educazione continua su un piano di maturità intellettuale e sociale.

 

  •  GEAPOLIS… cantiere aperto nell’Europa della Conoscenza

L’attualità del messaggio di Grundtvig è stata  recepita dal Programma d’azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP) 2007-2013,  che ha voluto ricordarlo dedicandogli il programma  settoriale dell’educazione degli adulti, denominandolo proprio AZIONE GRUNDTVIG.

 Le proposte  di sensibilizzazione, di formazione e di progettazione  promosse da Geapolis,  costituiscono la  naturale  evoluzione dei risultati e delle buone pratiche sperimentate  proprio nell’ambito del programma settoriale GRUNDTVIG, grazie alla partecipazione all’azione Grundtvig-visite e scambi  (04.03.2012 à 31.03.2012 ) presso  GIP FCIP Rectorat de Paris-  (Raggruppamento d’interesse pubblico- Formazione Continua e Inserzione Professionale ) – (Vedi portfolio C) 

 

  • Geapolis … in sintonia con l’intuizione pedagogica di Grundtvig

In sintonia con l’ intuizione  pedagogica di Grundtvig, Geapolis partecipa  alle attività di un gruppo di studio europeo sulle tematiche dell’autoformazione e dello sviluppo personale e professionale nell’età adulta,   con particolare riferimento ai metodi, agli strumenti e alle buone pratiche di lavoro per il potenziamento  delle competenze chiave e  trasversali.  

 

Network:

Vuxenskolan SV Jämtland (Svezia)//www.sv.se/sv/Hemsidesmallar/Avdelningar/Jamtlandslan/

HUSESOLUTIONS http://www.husesolutions.se/ (Svezia)

Biblioteca comunale di Ostersund (Svezia)

 

Gli obiettivi principali delle attività:

Rispondere alla sfida educativa posta dall’invecchiamento della popolazione europea

Fornire agli adulti percorsi nuovi volti al miglioramento delle loro conoscenze e competenze

Facilitare lo sviluppo e la diffusione di pratiche innovative nell’ambito dell’educazione degli adulti

 

 

 

 

 

 

 

 

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