Andare oltre insieme… educare insegnando

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“Si guarda indietro apprezzando gli insegnanti brillanti, ma la gratitudine va a coloro che hanno toccato la nostra sensibilità umana.”

Carl Gustav Jung

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[vc_toggle title=”PRATICHE PARTECIPATIVE (TIC) & RISORSE EDUCATIVE APERTE (OER)” color=”white” el_id=”1495036558497-e97271e7-6555″][/vc_toggle]
PAGINA COLLABORATIVA A CURA DI MATTIA RUSSO ED ELEONORA BRAIDA

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L’insegnante che è davvero saggio non ti offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma piuttosto ti conduce alla soglia della tua mente.
Kahlil Gibran

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ALISSA NOTARI - FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INCLUSIONE E REFERENTE DSA/BES ISTITUTO IIS “GIORDANO BRUNO” PERUGIA

Quando ho conosciuto Mattia ho incontrato un adolescente che si affacciava alla vita con curiosità e voglia di conoscere, insicuro ed incerto, pronto però ad illuminarsi con il bel sorriso che ancora lo contraddistingue.

È stato uno dei primi “alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento-DSA” (i cui diritti, l’utilizzo di misure compensativo/dispensative, sono stati riconosciuti in base alla Legge n. 170 del 2010) con il quale da subito ho applicato quelle che ritengo siano le basi fondamentali del mio lavoro di “educatore” cioè la relazione e la valorizzazione del sé.

Il mio intento ed obiettivo primario è sempre stato ed è, quello di promuovere negli alunni, in particolare se hanno qualche difficoltà, la consapevolezza di sé ed una maggiore autostima, aiutarli a costruire la propria identità e renderli partecipi alla vita della comunità.

E’ quello che ho cercato di fare anche con Mattia, sviluppare l’intrinseca abilità dell’individuo. L’insegnante deve capire dov’è la barriera e individuare il facilitatore che possa eliminare questa barriera.

Come docente ritengo che sia importante non avere un atteggiamento giudicante, ma aperto ed accogliente, continuare a formarsi e mettersi in discussione.

Prima della Primavera by Eleonora Braida

Mattia è il risultato di quello in cui io credo ed ho creduto per anni (e con me altri docenti) e conferma le mie posizioni a sostegno di tutti i ragazzi con BES (Bisogni Educativi Speciali), a volte messe in dubbio e in crisi dalle difficoltà e dall’eccesso di burocrazia nella scuola. Sono i risultati come questo che, nonostante le difficoltà, mi danno la forza di continuare.

Sono estremamente orgogliosa di Mattia e dei risultati che ha ottenuto. Quello che ha scritto è bellissimo e commovente, scritto con la mente, con il cuore e con ciò di positivo che c’è dentro ciascuno di noi!

Con affetto e orgoglio, prof. Alissa

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Rimane la necessità di dover comunicare loro non solo il piacere della vita ma anche la passione della vita  di educarli non solo a dire la verità, ma anche ad avere la passione per la verità. Vederli felici non ci può bastare. Dobbiamo vederli appassionati a ciò che fanno, a ciò che dicono e a ciò che vedono.

Gianni Rodari

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FILOMENA FERRIGNO - IIS GIORDANO BRUNO (PERUGIA)

Ho conosciuto Mattia all’inizio del triennio dell’indirizzo Biologico presso l’Istituto “Giordano Bruno” di Perugia. Era un ragazzo ancora insicuro, ma pieno d’interesse per le materie umanistiche. Più che sottolineare i suoi errori, ho cercato di valorizzare gli aspetti positivi e originali del suo modo di essere studente in quel particolare contesto.

 Primavera by Eleonora Braida

Una verifica scritta in classe è stata abbastanza rivelatrice: attraverso la stesura di alcune pagine di un ipotetico “diario di bordo” di un navigatore europeo del XVI secolo, avrei voluto verificare negli studenti le conoscenze storico-geografiche e la capacità di sviluppare una storia inventata organica e verosimile.

Mi sono resa conto che questa prova risultava (nel suo piccolo) anche un’interessante proiezione metaforica di emozioni, valori, atteggiamenti nei confronti della vita di un adolescente in quel momento della sua esistenza.

La prova di Mattia risultò molto interessante e creativa; le difficoltà nella forma tendevano a diminuire, vinte dalla forza dei contenuti e questo si confermò anche nelle verifiche successive. Nell’esposizione orale, soprattutto in Storia, lo studente non rivelava alcun problema, anzi periodicamente chiedeva di approfondire argomenti da presentare alla classe in power point.

I compagni erano entusiasti e attentissimi  e apprezzavano le sue doti pedagogiche. In seguito Mattia mi ha fatto leggere i racconti che andava elaborando e, ovviamente, l’ho incoraggiato, vista la qualità dei testi. Un racconto giallo che mi inviava a puntate mi ha affascinato con la sua suspense. Gli insegnanti del consiglio di classe apprezzavano i suoi progressi anche nelle altre discipline e il suo modo di porsi così educato, gentile e rispettoso. Insomma, il “brutto anatroccolo”, ormai fiducioso in se stesso e nel prossimo, cercava di vincere le sue sfide, proponendosi obiettivi sempre più ambiziosi, come ha dimostrato nel suo percorso universitario, unendo, come afferma lui stesso, creatività e metodo.

Prof.ssa Filomena Ferrigno

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Non basta sapere, si deve anche applicare;

non è abbastanza volere, si deve anche fare.

J. W. Goethe

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AURORA PIAMPIANO - IIS GIORDANO BRUNO (PERUGIA)

Ho conosciuto Mattia per caso. In una mattina di ordinaria follia, un ex studente del  “Giordano Bruno” bussa alla porta della mia classe e mi chiede di poter svolgere delle ore di tirocinio.  La presenza di giovani insegnanti è una manna per qualsiasi docente, quindi rispondo con entusiasmo alla sua richiesta: ma ancora non sapevo quanto questa esperienza sarebbe stata importante per i miei studenti e per me…

Abbiamo cominciato come si fa di solito: presentazione alle classi, compresenza alle lezioni, qualche correzione di verifiche scritte … Ma capivo che c’era molto di più: quando parlava Mattia, i ragazzi in classe si facevano attenti e interessati. Le sue parole trasmettevano al cervello e al cuore, qualunque argomento trattasse … e così ho pensato di sfruttare l’occasione: ho affidato a Mattia il compito di coordinare un lavoro di gruppo di un argomento storico in una classe quarta. Per la prima volta questi ragazzi hanno cominciato a studiare, e non sto esagerando. Mi spiego meglio: sono riusciti, grazie a Mattia, ad apprendere “veramente”, perché è riuscito a renderli protagonisti, a far sentire  loro l’entusiasmo per la scoperta di cose nuove. E questo non solo per la sua competenza in ambito storico, ma perché queste competenze sono state trasmesse  attraverso la narrazione di sé,  della sua storia, della dislessia che lo aveva emarginato nei suoi primi anni di scuola, delle difficoltà che ha incontrato nel suo percorso, della forza che ha dovuto imparare ad usare per superare gli ostacoli che persone stupide gli hanno posto di fronte.

La fioritura by Eleonora Braida

Che lezione!

Non ho ancora detto che la classe  in questione era formata da ragazzi con grandi difficoltà relazionali, al punto che c’erano stati anche episodi di bullismo. Alla fine del percorso però anche i rapporti interpersonali tra gli studenti erano molto migliorati: avevano imparato a rispettarsi di più, erano cresciuti.
Tra le altre cose si è anche occupato anche di seguire i percorsi di esame e le relative tesine dei ragazzi della classe quinta, guadagnandosi rispetto e stima da studenti ormai “grandi”, che hanno avuto la possibilità di far tesoro dell’esperienza professionale e di vita  di Mattia, manifestandogli  gratitudine e affetto.

Quei tre mesi insieme hanno modificato l’atteggiamento di molti e arricchito tutti. Me compresa: io ho capito che non bisogna arrendersi mai e che oggi è più che mai necessario avere nella scuola persone giovani, che sappiano trasmettere, oltre alle scontate nozioni, anche entusiasmo e speranza nella conoscenza, nei valori di una società civile che ancora fa fatica a  crescere e a radicarsi in un contesto tanto difficile come quello italiano di oggi.  E tutto questo ci è stato donato da un ragazzo che ha dovuto sentirsi diverso perché “dislessico”!  Grazie Mattia!

Prof.ssa Aurora Piampiano

[vc_toggle title=”DIBATTITO IN CLASSE … CON I RAGAZZI DELLA 2 D” color=”white” el_id=”1495035188630-e516e81e-df10″][/vc_toggle]
MASSIMO CANOSCI - I.P.S.S.A.R.C.T. “F. CAVALLOTTI” – CITTÁ DI CASTELLO

Caro Mattia, quando mi hai invitato a leggere il link dove hai raccontato la tua storia, sono stato molto contento. Mi ha fatto piacere ripercorrere quel momento della mia vita professionale all’I.T.A.S. “G. Bruno”; ero all’inizio della mia carriera di docente di laboratorio con tutte le difficoltà e le incertezze che questo comporta, ma avere avuto degli studenti come te mi ha insegnato molto…. Sei diventato un esempio da perseguire ed è per questo che con piacere ho raccontato la tua storia ai ragazzi di una mia classe, la 2^ D dell’ I.P.S.S.A.R.C.T. “F. Cavallotti” di Città di Castello, poi li ho invitati a leggere nel sito le tue vicissitudini e a fare delle brevi riflessioni su di te, alcune delle quali sono riportate di seguito…   (continua)

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