Anteprima: a Piansano lo specchio etrusco con i Dioscuri

Anteprima: a Piansano lo specchio etrusco con i Dioscuri

.

Da sempre lo specchio è considerato un oggetto carico di significati simbolici: replica il mondo, lo duplica. E proprio il tema del doppio fa dello specchio uno strumento per vedere l’universo alternativo, è la porta attraverso cui si può passare ad un’altra dimensione, quella della bellezza e della divinazione. Francesco Inghirami, etruscologo, archeologo, bibliotecario e storico fiorentino (1772-1846), nella sua opera Monumenti Etruschi o di Etrusco Nome li definisce Specchi Mistici, manufatti attraverso i quali si crea un’intima unione con una realtà superiore…..

.

.

Sabato 25 novembre alle ore 16, in occasione della seconda edizione della giornata di studi archeologici sul territorio, presso la sala conferenze comunale di Piansano in Via Maternum, si terrà l’evento inaugurale dell’esposizione dello specchio etrusco con i Dioscuri, ritrovato e sequestrato negli anni ’70.  Un’occasione unica per ammirare un prezioso reperto appartenente alla storia di Piansano e non esposto al pubblico. leggi tutto

.

.

Lo specchio resterà esposto a Piansano fino al 15 gennaio 2018 presso l’Antiquarium Comunale nel palazzo del Municipio in Piazza Indipendenza 17, dove sono già conservati anche altri reperti archeologici.

.

SCHEDA TECNICA

.

Sequestrato a Piansano nel 1973 dalla Guardia di Finanza, secondo testimonianze orali purtroppo non confutabili, sarebbe stato rinvenuto durante uno scavo clandestino in loc. Fienilessa a Piansano.

Specchio circolare con manico fuso insieme al disco. Il manico a sezione tondeggiante, ricurvo all’estremità e terminante a protome zoomorfa non riconoscibile per il cattivo stato di conservazione. Sul lato riflettente decorato con motivo romboidale a doppia linea e fiamma soprastante. Nel campo figurato sono rappresentate due figure identiche affrontate  specularmente. I volti non sono conservati e i corpi di tre quarti sono rivestiti da una corta tunica che la scia scoperto un tratto di gamba sopra il ginocchio. Iconograficamente appartiene al sottogruppo relativo agli specchi con i  Dioscuri.

Misure: diam. Cm 11,2; alt. Totale cm 21,6; spessore cm 0,7; peso gr.136

.

(Scheda tecnica gentilmente concessa dalla Dott.ssa Aura Colelli – Consigliere delegato alla cultura del Comune di Piansano)

Specchio inciso in bronzo III/II sec. a.c Collocazione: Depositi del Museo Nazionale Etrusco di Viterbo

.

“Qui rise l’Etrusco, un giorno, coricato, cogli occhi a fior di terra, guardando la marina. E accoglieva nelle sue pupille il multiforme e silenzioso splendore della terra fiorente e giovane, di cui aveva succhiato il mistero gaiamente, senza ribrezzo e senza paura, affondandoci le mani e il viso”

Vincenzo Cardarelli

.

[vc_toggle title=”ASPETTANDO SABATO 25 NOVEMBRE …. PER ORIENTARSI ” color=”white”][/vc_toggle]
foto by Gioacchino Bordo
IL MITO DEI DIOSCURI

Dioscuri – etimologia: dal gr. Dióskoroi ‘figli (koúroi) di Zeus (Diós). 

Tra le divinità più care agli Etruschi vi erano i Dioscuri, i gemelli che, secondo il mito greco, nacquero dall’unione tra Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta, e Zeus che sottoforma di cigno la sedusse. Secondo il racconto mitico i due Dioscuri, Castore e Polluce, erano fratelli della bella Elena, fuggita a Troia per amore di Paride, e tutti e tre furono generati da un uovo, portato in grembo da Leda e fecondato dal padre degli dèi. I Dioscuri erano protettori dei cavalieri, ma anche dei naviganti e venivano raffigurati spesso a cavallo, in nudità eroica, con mantelli rosso porpora e berretti frigi, i tipici cappelli di forma conica, e con una stella in mezzo alla fronte, rimando all’origine semidivina.

Anticamente, infatti, si credeva che i Dioscuri ….

Il culto dei Dioscuri, importato dalla Grecia, era molto diffuso nel mondo italico. Come in Grecia i Dioscuri, agilissimi sui destrieri, erano protettori dei cavalieri che nella società etrusca facevano parte dell’aristocrazia. Castore e Polluce, erano anche protettori dei naviganti. Anticamente, infatti, si credeva che i Dioscuri si manifestassero attraverso quelli che oggi vengono definiti “fuochi fatui” o “fuochi di Sant’Elmo”, quelle scintille o fiammelle di natura elettrostatica che, durante i temporali, si accendono alle estremità delle strutture metalliche delle navi. Se queste piccole fiamme si manifestavano in coppia il presagio veniva considerato di buon auspicio e la nave veniva ritenuta sotto la protezione dei due eroi mitici altrimenti l’apparizione di una sola fiamma era vista come un segno nefasto e spesso si sospendeva anche il viaggio in mare.

SGUARDI SUL MONDO ETRUSCO ... PER SAPERNE DI PIÚ
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.