Autoformazione educativa con Bolsena Ricama

IX Colloquio internazionale sull’autoformazione UCO-Angers (France) – 26-28 ottobre  2016

UNA BUONA PRATICA D’APPRENDIMENTO IN AMBITO ASSOCIATIVO. LA SCUOLA  BOLSENA RICAMA… IL LUSSO DELLA LENTEZZA

La RISONANZA è una relazione a due sensi tra l’io e il mondo, non un’affezione a senso unico. La risonanza, in altri termini non è una forma di “eco”, ma un tipo di risposta. Una vita buona, quindi, non esige che i soggetti abbiano e mantengano un’identità fissa e stabile, e non richiede “identificazione” tra l’individuo e la sua comunità, ma prevede relazioni vibranti, responsive tra un io (mutevole) e un mondo (mutevole) o, detto altrimenti, richiede “assi di risonanza” affidabili. (Hartmut Rosa)

PERMETTERSI IL LUSSO DEL TEMPO… IN UNA SOCIETÁ CHE CORRE 

Report a cura di Antonella Cesari  (novembre 2016)

Si è svolto ad Angers, dal 26 al 28 ottobre 2016, il 9° Colloquio  internazionale sull’autoformazione. Tema delle giornate “Apprendere insieme… nella società dell’accelerazione”.

QUESTIONI. Autoformazione – Apprendere insieme- Società dell’accelerazione … In che modo è possibile mettere in relazione e fare interagire “ l’adulto che desidera  e/o ha necessità di apprendere” con “la società che alimenta il  bisogno di accelerazione” come risposta ai problemi e alle necessità della vita?

L’idea centrale dell’autoformazione fa leva sulla capacità del soggetto di guidare il proprio percorso di apprendimento e di attribuire significato e valore alla propria realtà-professionale, socio-relazionale e personale-, orientando se stesso verso percorsi di conoscenza e di riflessione autenticamente significativi. L’autoformazione supera, perciò, la visione individualista di una educazione tutta per sé. Essa va oltre un’ottica di adeguamento  e conformazione alle richieste formative o sociali, privilegiando  la ricerca dell’autonomia quale linea prioritaria di sviluppo, da realizzare, in modo permanente e continuo, lungo tutto il corso della vita.

È proprio in questa prospettiva che sia l’”apprendere insieme” che l’autoformazione declinata attraverso i diversi approcci pedagogici (cognitiva, esistenziale, educativa) si trovano a confrontarsi con la “società dell’accelerazione”, che  moltiplica saperi sempre più provvisori lungo l’arco della vita di un persona. L’approccio pedagogico all’apprendimento nei contesti educativi e della formazione professionale e permanente  propongono strumenti e modelli centrati  sull’ottimizzazione dei tempi di apprendimento in funzione del raggiungimento degli obiettivi, di carattere prevalentemente funzionale e strumentale. L’altro rischio è quella di un apprendimento veloce e perciò superficiale, dove diventa fluido il confine tra il trasferimento di conoscenze e la diffusione di opinioni….. Il tema del colloquio focalizza invece l’attenzione sulle dinamiche e la tensione polare tra ACCELERAZIONE e ATTENZIONE.

LA DOMANDA. Come  è possibile conciliare  la velocità e l’accelerazione del flusso delle informazioni che ci sovrasta, il ciclo di innovazione/obsolescenza, la labilità del sapere, la tirannia del tutto e subito e la tentazione dell’ubiquità, con la necessità di imparare a prestare attenzione  tanto ai messaggi (concentrazione e la vigilanza)  quanto alle persone (considerazione  di se stessi – interiorità – )?

È questa  la domanda  che ha orientato i contributi, le riflessioni e le  buone pratiche presentate durante le giornate del Colloquio a partire dai concetti di ACCELERAZIONE cosi come inteso dal filosofo tedesco Hartmut Rosa, (1)  e il concetto di ATTENZIONE come  introdotto da Edmund Husserl nella sua opera Percezione e Attenzione.

 

ASSI TEMATICI

ASSE 1/ Apprendimento e  accelerazione del tempo

ASSE 2/ Strategie di apprendimento in modalità sincrona e asincrona

ASSE 3/ Quale relazione  tra l’apprendimento  programmato e l’apprendimento collettivo?

ASSE 4/ Imparare insieme … apprendimento intergenerazionale

LEGGI IL PROGRAMMA E IL LIBRO DEI RIASSUNTI clicca qui

9°-Colloque-Autoformation-LIVRE-DES-RESUMES.pdf (17 download)

IL CONTRIBUTO DI GEAPOLIS & BOLSENA RICAMA AL IX COLLOQUIO SULL’AUTOFORMAZIONE EDUCATIVA 

ASSE 4/ IMPARARE INSIEME… APPRENDIMENTO INTERGENERAZIONALE 

PAROLE CHIAVE: Educazione degli adulti informale e non formale, Andragogia,  Autodirezione nell’apprendimento, Continuità esperienziale, Esperienza socio-affettiva e socio-culturale, Apprendimento emancipativo, Relazioni tra discenti di diverse generazioni, Trasmissione  intergenerazionale, competenze chiave.

Geapolis coordina una ricerca-azione finalizzata alla individuazione e allo studio delle buone pratiche di educazione degli adulti (processi educativi, approcci pedagogici,  metodologie didattiche). In una prospettiva psicosociale ed esistenziale, l’obiettivo è quello di individuare le interazioni tra le variabili individuali e sociali in gioco nel processo di apprendimento degli adulti. La ricerca-azione privilegia un approccio evolutivo-processuale della persona. La sfida consiste nell’immaginare e sperimentare ambienti di apprendimento che permettano sia la personalizzazione della proposta formativa sia la dimensione comunitaria che prende in conto il contesto socio-culturale di riferimento.

L’équipe di progetto ha partecipato  al  nono colloquio internazionale sull’Autoformazione  che si è  svolto ad Angers dal 26 al 28 ottobre 2016.  Co–auteurs: BIASIN Chiara – Université de Padoue;  CESARI Antonella – Association culturelle Geapolis; OVIDI Maria Vittoria – Présidente de l’école de la  dentelle “Bolsena Ricama”. Coordinatrice du Projet de Candidature de la Dentelle Italienne à Patrimoine Immatériel de l’Humanité de l’UNESCO.

L’ARTE DEL MERLETTO: IL TEMPO  E IL RITMO DELLE MANI CHE DANZANO

è il titolo della comunicazione presentata  da  Geapolis in partenariato con la Scuola Bolsena Ricama.

Il contributo ha proposto una riflessione sull’autoformazione educativa in rapporto all’adulto  che auto-apprende  con gli altri, attraverso gli altri e grazie agli altri. A partire dall’esperienza di apprendimento intergenerazionale che caratterizza le attività della scuola Bolsena Ricama, una particolare attenzione é stata riservata all’apprendimento per imitazione che caratterizza la trasmissione del  savoir-faire  legato all’arte del merletto.

L’approccio pedagogico di Bolsena Ricama favorisce la maturazione dell’autonomia delle allieve merlettaie, sostenendole in un percorso  di costruzione e di rafforzamento della capacità di progettarsi e di trasformare gli apprendimenti nei contesti socio-professionali e nelle situazioni in cui vivono. L’autoformazione educativa funge dunque da zona “cuscinetto”, nella quale le allieve si allenano all’indipendenza  e all’autonomia, portando alla luce la loro capacità di apprendere le tecniche della lavorazione del merletto (saper fare), oltre a saper essere merlettaie autonome, in grado di salvaguardare e garantire nel tempo l’eccellenza della tradizione dell’arte del merletto.

UNA RICERCA AZIONE PER  IL RICONOSCIMENTO E LA VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE

La ricerca-azione si inserisce nell’ambito del progetto Erasmus+ « EureK » che ha come obiettivo quello di promuovere a livello europeo   modelli e procedure e per la validazione e la certificazione delle quattro competenze chiave (Apprendere ad apprendere, Competenze sociali, Competenze imprenditoriali, Competenze culturali)  in differenti ambiti (lavoro, mobilità, società civile, formazione).

Geapolis e Bolsena Ricama partecipano come attori nazionali (Italia) per progettare e sperimentare un dispositivo d’identificazione e validazione delle competenze chiave  a partire dall’ apprendimento  dell’arte del merletto e dall’esperienza  delle merlettaie e delle maestre merlettaie.

Per saperne di più sul progetto Erasmus+ « EureK » clicca qui 

In riferimento al tema del 9° Colloquio internazionale dell’autoformazione “Apprendere insieme … nella società dell’accelerazione”,  la comunicazione  ha proposto una riflessione sulle competenze operazionali tecniche, situazionali (l’ascolto in situazione), comunicative ed interpersonali richieste alle allieve e alle maestre merlettaie per raggiungere l’eccellenza nel loro lavoro. In questa prospettiva, la scuola Bolsena Ricama propone un tempo lento ma  vissuto in pienezza e nel momento presente, tanto nella dimensione del “saper fare” che del “saper essere merlettaia”.

Lo sviluppo umano e professionale è considerato un processo dinamico. Lo studio ha privilegiato quattro competenze chiave europee: apprendere ad apprendere, competenze sociali, competenze imprenditoriali, competenze culturali. Queste competenze chiave europee sono trasversali e sono intrecciate alle competenze tecniche richieste dalla scuola Bolsena Ricama. Il quadro di riferimento ha favorito una riflessione

– sul rapporto tra la formazione professionale e la formazione personale, mettendo in evidenza il legame indispensabile malgrado la tendenza a separarli nell’intenzione e nelle modalità

– sull’autoformazione educativa a partire dall’agentività  del discente adulto coinvolto in un processo di apprendimento con gli altri, attraverso gli altri, per gli altri…

– sulle relazioni tra discenti adulti che apprendono insieme con particolare riferimento all’apprendimento intergenerazionale

UNE FORMATION POUR VISER L’EXELLENCE … APPRENDRE DE TOUTES LES MANIÈRES, À TOUT ÂGE

ABSTRACT UNE BONNE PRATIQUE D’APPRENTISSAGE DANS LE MILIEU ASSOCIATIF

L’école de  la dentelle Bolsena Ricama… le luxe de la lenteur

ABSTRACT MOTS CLÉ: Éducation informelle et non formelle des adultes,  Andragogie,  Auto-direction dans l’apprentissage, Continuité expérientielle, Expérience socio-affective et socio-culturelle,  Apprentissage émancipateur, Relations entre apprenants de différentes générations, Transmissions intergénérationnelles, compétences clés.

La  communication vise à presenter  une bonne pratique d’apprentissage  dans le milieu associatif à partir du partage des savoir-faire entre les générations.  “Ensemble…  Apprendre à bien vivre  entre générations”  c’est le slogan que mieux illustre la démarche  de l’école de la dentelle Bolsena Ricama  qui s’intéresse  à la sauvegarde et à la  transmission des savoir savoir- faire de la dentelle d’ Orvieto et de  la dentelle de Bolsena, mais aussi à d’autres techniques nationales et internationales de l’univers de la dentelle en Europe.

Faire ensemble: les generations construisent ensemble

Maîtrise, savoir-faire, audace, exigence, transmission… Les ateliers de  la dentelle constituent ainsi de véritables laboratoires qui se nourrissent d’une culture ouverte qui connaît les codes du passé tout en jouant sur l’innovation pour répondre aux aspirations d’aujourd’hui.. Solidement enracinés dans le territoire, la dentelle d’Orvieto et  la dentelle de Bolsena sont  des symboles identitaires  et culturels.  L’art de la dentelle est l’un des métiers les plus anciens et en même temps les plus moderns. Cela correspond à l’interaction entre le passé et le futur, qui s’échangent entre elles leur savoir-faire.

… Le travail de la dentelle (et de broderie) est généralement présenté comme quelque chose de beau, d’un goût exceptionnel, imaginatif, d’une patience infinie… Offrir une dentelle  c’est donner un peu de soi, mais aussi quelque chose de totalement immatériel et d’infiniment précieux:  son temps…

Accompagner la transmission  des savoir-faire: une génération se met au service d’une autre

Les ateliers de la dentelle sont  le lieu de la transmission des connaissances et des savoir-faire, surtout pour un métier rare qui ne possède aucun diplôme.  Les ateliers  permettent de valoriser les techniques traditionnelles chargées de plaisir, de culture, d’identité, et d’un style de vie respectueux du territoire et des traditions locales: le savoir-faire du paysan qui vient de l’expérience séculaire et  il est dépositaire d’un savoir lent.

IX COLLOQUIO INTERNAZIONALE SULL’AUTOFORMAZIONE – ANGERS 26-28 OTTOBRE 2016. IN EVIDENZA

Tra i momenti più significati che hanno scandito le tre  giornate del colloquio sull’autoformazione ….

OMAGGIO A BERTRAND SCHWARTZ

IL CONTRIBUTO DI BERNARD HONORÉ

FILM: TOUT ACCÉLÈRE …

CORRERE FIN DOVE E FINO A QUANDO?

FILM: TOUT ACCÉLÈRE … CONFERENZA – DIBATTITO: CORRERE FINO A DOVE E FINO A QUANDO CONTINUEREMO A CORRERE? Gilles VERNET ha lavorato negli anni ’90 come trader per diverse banche d’affari internazionali.  Dopo un periodo di intensissimo lavoro  il suo equilibrio psico-fisico cede.  Nel 2001, durante la malattia della madre, decide di lasciare tutto e di dedicarsi all’insegnamento. Il film TOUT ACCÉLÈRE è stato realizzato insieme  con i suoi allievi della classe CM2  della scuola Manin -19° Arrondissement di Parigi (quinta classe della scuola primaria)…. Profondamente colpito dalle loro riflessioni  rispetto  alle modalità di gestione del tempo da parte degli adulti,  Gilles VERNET decide di filmare le considerazioni dei ragazzi che vengono messe a confronto con le opinioni  di  alcuni sociologi e filosofi contemporanei. Perché la nostra società  è dominata quasi esclusivamente  dalla tensione verso la crescita economica? A quale imperativo obbedisce l’accelerazione del tempo che tutti viviamo e che gli allievi di  Gilles VERNET  osservano e analizzano,  evidenziandone limiti e fragilità? Una riflessione profonda sull’accelerazione vertiginosa del nostro mondo.

(1) HARTMUT ROSA, sociologo tedesco dell’università di Jena, è celebre per gli studi sui mutamenti sociali attraverso l’ «accelerazione sociale», come lui ha definito l’imperativo della velocità che pervade la società fin dalla modernità. Einaudi ha appena pubblicato il suo Accelerazione e alienazione, per una teoria critica della tarda modernità. Interviste ad Hartmut Rosa

Le risonanze della buona vita clicca qui 

“Andiamo da nessuna parte ma sempre più in fretta” clicca qui

Hartmut-Rosa-la-prospettiva-della-risonanza.pdf (32 download)

La scuola Bolsena Ricama:  una buona pratica di AUTOFORMAZIONE EDUCATIVA clicca qui

Bibliografia

Doretta Davanzo Poli  – Pizzi e Ricami  – Fabbri Editori  1981- 1991 – Milano

Marina Carmignani La fortuna dei merletti . continuità di un gusto. Merletti a palazzo Davanzati. Op. cit

Rossella Barletta “Ricami Pizzi e Merletti”  quaderni Bibl. Com. le L. De Simone  Ed. Amaltea 2004