BODIL E RUNE: insieme verso l’altare

Ci siamo sposati  con rito protestante  scandinavo il 15 luglio 1984  nella chiesa di  Häggenås

Il nostro matrimonio  è stato curato in ogni minimo dettaglio nel rispetto della tradizione …  

Il mio abito aveva le maniche lunghe, questo perché le spalle della sposa dovevano essere coperte. Anche  per l’acconciatura ho seguito la tradizione.  I miei capelli erano raccolti sotto il velo. Portarli sciolti era sconveniente. Ho indossato anche la corona. Una particolarità: era la corona donata alla parrocchia di Häggenås nel 1913 dalla madrina di mio padre, Brita Andersson Storbränna….

La tradizione stabiliva che se la sposa, al momento del matrimonio, era incinta o aveva già partorito, non poteva indossare l’abito bianco né  tantomeno la corona e il velo.  Se la sposa indossava l’abito bianco, lo sposo indossava il frac (o l’ alta uniforme  nel caso fosse militare …). Per quanto riguarda  la celebrazione del matrimonio, il rito protestante prevede che siano gli sposi ad entrare in chiesa,  seguiti dal sacerdote officiante e preceduti  dalle damigelle o i paggetti (con età inferiore ai 10-11 anni). Se la sposa indossa l’abito bianco lungo, anche le damigelle indossano l’abito lungo che dovrà avere le maniche lunghe e non potrà essere di colore bianco (nessuna competizione con la sposa!).  

Nella tradizione protestante  nordica la sposa NON è accompagnata all’altare dal padre – o altro parente maschio se il padre è morto! Gli sposi  si presentano all’altare insieme,  con pari dignità e uno accanto all’altra.  Questo aspetto del rito del matrimonio ha creato non pochi problemi nella celebrazione dei matrimoni della casa reale svedese. La questione è stata risolta trovando una soluzione di compromesso. Il re ha accompagno le figlie  all’entrata della Chiesa  ma non all’altare !

I momenti che maggiormente hanno caratterizzato il rito  del nostro matrimonio, sono stati i momenti musicali. Io sono originaria della Contea di Jämtland e mio marito Rune è  nato nella provincia di  Hälsingland. Per unire in matrimonio anche le nostre origini culturali abbiamo scelto gli inni locali dei due territori, per accompagnare i nostri passi verso l’altare e quelli che abbiamo percorso come marito e moglie. Ad accoglierci, durante il nostro ingresso in chiesa, le note di Jämtländsk brudmarsch (inno della Contea di Jämtland). All’uscita della Chiesa siamo stati accolti dalle musiche di Delsbo brudmarsch ( inno di Hälsningland).  Il cantante lirico Sonny Vallentin, originario di Lit, ha  inoltre incantato con la sua voce gli invitati.

Il pastore che ha officiato il rito è stato Sten Höglund, fratello di mio cognato (che allora era il segretario dell’ arcivescovo di Uppsala).

Testimonianza a cura di Bodil Henriksson Johansson

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Bodil Henriksson Johansson e Rune Johansson

Häggenås: 15 luglio 1984 

Inno ufficiale della Contea di Jämtland

Inno ufficiale della provincia di Hälsningland

“Io sono originaria della Contea di Jämtland e mio marito Rune è  nato  nella provincia di  Hälsingland. Per unire in matrimonio anche le nostre radici culturali,  abbiamo scelto gli inni locali dei due territori. Le musiche hanno  accompagnato i nostri  passi verso l’altare e quelli che abbiamo percorso come marito e moglie. Ad accoglierci, durante il nostro ingresso in chiesa, le note di  Jämtländsk brudmarsch (inno della Contea di Jämtland). All’ uscita della Chiesa siamo stati accolti dalle musiche di Delsbo brudmarsch ( inno di Hälsningland).”

NU SOM FÖRR… TIDEN STANNAR UPP

Här kommer bilderna på brudparet anno 1984 – 15 juli Häggenås Kyrka. 

Kommentar kring vad traditionen föreskrev: inga bara axlar på klänningen; lång ärm, brudens hår fick inte vara utslag utan skulle sättas upp under slöjan. Till brudens långa klänning föreskrevs frack för brudgummen (alternativt paraduniform om man var militär…). En brud som var gravid eller redan fött barn skulle inte bära vitklänning, definitivt inte krona och slöja. Brudparet kunde följas in i kyrkan av vigselförrättande präst, brudnäbbar (barn oavsett kön under 10-11 år) och/eller tärnor (enbart) eller tärnor och marskalkar (en eller flera). Tärnorna skulle ha lång klänning med täckta axlar och lång ärm om bruden bar lång klänning. Klänningen fick inte vara vit (ingen konkurrens med bruden!:)); marskalkarna i frack som brudgummen. I protestantisk och nordisk tradition följs INTE bruden till altaret av sin far eller annan manlig släkting om fadern är död! Brudparet följs åt inför altaret i full jämlikhet. Därav alla upprörda diskussion kring våra prinsessbröllop! Där man till slut gjorde en halvmessyr. Kungen följde sina döttrar halvvägs upp i korsgången.  På senare år har mycket av ovanst traditioner lösts upp. Såväl när det gäller klädsel, kronbärande och ledsagning till altaret, allt i modern och amerikaniserad anda….. Om den krona jag bär: Den skänktes till Häggenås församling 1913 av min fars gudmor Brita Andersson i Storbränna, Häggenås (a´Brita på Bränn´). Intågsmusik: Jämtländsk Brudmarch (= Jämtlandssången). Uttågsmusik: Delsbo Brudmarch (Hälsningland). Sång under vigselaktien av operasångaren och Litssonen Sonny Wallentin. Vigselförrättare var min svågers storebror Sten Höglund (som då var Ärkebiskopens sekreterare i Uppsala).