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Il giardino è una efficace metafora del divenire di ogni uomo e donna che camminano nella vita.
Nessun anno è mai uguale al precedente, nessun gelo è forte abbastanza da uccidere.
Anche quando pare che sia così, nulla ferma la rinascita del Tutto nelle sue parti.
Una parte può restare indietro, assopita nel passato, ma non sarà mai persa.
Il presente è il palcoscenico degli eventi.
E’ la logica della trasformazione: “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
In giardino si pota, si concima e si aspetta.
Per quanto sia azione di cesoie e seghe, la rimozione di rami secchi o esuberanti è benefica per quel che ne verrà poi.
Concimare è offrire un nutrimento adeguato a fiori e frutti di ogni genere e specie.
E poi aspettare.
Poche chiacchiere e percorso umile, esposto alla pioggia, al gelo ma anche alla luce e al calore del sole.
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