28 Mar Con Avalon Ship… sulle rotte della Bellezza
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E un poeta disse: Parlaci della Bellezza.
E lui rispose:
Dove cercherete e come scoprirete la bellezza,
se essa stessa non vi è di sentiero e di guida?
E come potrete parlarne, se non è la tessitrice del vostro discorso? […]
[…] Tutte queste cose avete detto della bellezza,
Tuttavia non avete parlato di lei, ma di bisogni insoddisfatti.
E la bellezza non è un bisogno, ma un’estasi.
Non è una bocca assetata, né una mano vuota protesa,
Ma piuttosto un cuore bruciante e un’anima incantata.
Non è un’immagine che vorreste vedere né un canto che vorreste udire,
Ma piuttosto un’immagine che vedete con gli occhi chiusi,
e un canto che udite con le orecchie serrate. […]
la bellezza è la vita, quando la vita disvela il suo volto sacro.
Ma voi siete la vita e siete il velo.
La bellezza è l’eternità che si contempla in uno specchio.
Ma voi siete l’eternità e siete lo specchio.
Gibran Kalhil Gibran
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L’educazione alla bellezza è sempre rapporto con la concretezza del reale, con il vero, a partire dall’ordinarietà del quotidiano. Alla base dell’educazione alla bellezza, già nelle prime fasi dell’esistenza, é necessario porre la percezione estetica della realtà nel suo senso originario dell’avvertire, del sentire, del’apertura allo stupore e alla meraviglia dalla quale prende forma la gratitudine per la vita e per il mistero in essa custodito.
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a cura dei giovani adulti di Avalon Ship clicca qui
Il tema della Bellezza mi ha spinto a riflettere circa che cosa io ritenga Bello. E la risposta è stata: ciò che intorno a me è Vita. E la Vita migliore è quella che si afferma quando si riescono a superare mille avversità, situazioni così difficili da rappresentare una Morte simbolica per la nostra Anima.
Ogni piccolo componimento rappresenta una storia vera e racconta la vicenda di una persona che ho conosciuto, una persona che è emersa da un abisso di dolore per tornare a Vivere davvero. I nomi reali sono stati sostituiti con nomi inventati per rispettare la privacy. “La bellezza salverà il mondo” diceva Dostoevskij, perché prima salva noi stessi.
Pasqua cattolica o protestante: 1 aprile 2018
Pasqua ortodossa: 8 aprile 2018
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto” (Is 53,2)
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Ora si fa piena la mia sciagura, e senza nome
mi riempie. Sono rigida com’è rigido
l’interno di una pietra.
Dura come sono, so una cosa sola:
tu crescesti –
…e crescesti,
per sporgere come dolore immenso
dal confine del mio cuore.
Ora giaci attraverso il mio grembo,
ora non ti posso più
partorire.
Rainer Maria Rilke, Vita di Maria
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Michelangelo, La Pietà (1498-1500) – Basilica di San Pietro, Roma
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