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Pagina collaborativa con i contributi di
Ennio De Santis e Lia (poesia)
Gioacchino Bordo (fotografia)
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Piansano
Cuore della mia terra.
Ad ogni mio ritorno
come rondine, a picco
in te mi getto.
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E mi culli.
E riposo
a rimbalzo di voci.
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Ennio De Santis negli anni della giovinezza
La poetica di Ennio De Santis, cresciuta e sviluppata in solitudine, entra nel silenzio, abita il silenzio, si esprime nel silenzio, dà voce al silenzio. Esplicitamente parla poco del silenzio, in alcuni versi invita al suo ascolto. De Santis è anche pittore del silenzio, le bocche delle sue creature, chiuse, rimandano al linguaggio degli occhi come fari di parole.
Lia
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E febbraio
aprì gli occhi sui mandorli,
tra il grigio nudo di fratte.
Dal ramo verde dell’onda,
tu fioristi sulla spiaggia,
ed io, foglia
strappata dal sale,
vinto dalle maree
caddi in sonno
di fossile conchiglia.
Ma la mia perla bianca
rotolò tra le tue,
nella sabbia.
Che la ritrovi
e sia felice un bimbo
cercando la vita
Aggrappato ai tuoi seni!
….
Ennio De Santis, da In un cavo di terra 1979
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Mi sono trovato
In questo ciuffo verde
Nella rosa del sole,
non so come e perché:
questo è la mia dimora
Io non mi conosco,
di me quello che so
è tormento e paura,
conduzione forzata,
ansia di correre,
desiderio di fuga.
Qualcosa mi manca.
Mi riconosco nella mia dimora
Libero prigioniero.
Il mio pensiero
È di là d’ogni muraglia.
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Ennio De Santis – 1978
.Non s .
Non suoni,
non canti all’orecchio.
Io non ho conoscenza
Io non conosco lingua.
Non so neanche se grido.
Ma tu silenzio
lo so che mi ascolti.
Tu mi rubi parole,
m’inghiotti il cuore.
Nella mia mente sussulti,
scuoti e aggrovigli pensieri
che forzano il guscio
ma cedono all’urto.
Ti sei seduto sopra le mie labbra
E mastichi, stritoli
Tra i denti le parole.
Stai come un muro alla foce
Che blocca la corrente,
cui sbatte
e più l’acqua non canta.
Hai catene e sbarre
E ferocia di chiudermi la bocca.
Silenzio, vuoto vivo,
A lumi spenti
Sino in fondo alle viscere
Mi scavi.
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Ennio De Santis – Piansano 2010
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E si è nascosto il vento
appollaiato nel trillo degli uccelli.
Batte, solo il tuo cuore
all’ombra di campanule chine
sopra la tua pelle
che in mezzo all’erba distesa
ha il profumo dei campi a primavera.
E ronza
Nel fremito al bacio dei tuoi seni,
il mio vibrare
di cicala sospesa
sulla foglia…
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Ennio De Santis -1978
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I Pugnaloni ad Acquapendente (VT) – clicca qui
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Per nascere
frantumata
tra gli ossi di ghiaia
raccolgo
la mia goccia di cielo.
Ma come è lungo il comporla,
ed è un battere d’occhio!
Per nascere
bisogna che io muoia.
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Ennio De Santis – 1978
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Silenzio
Oggi sei mio.
Nei baci, muti,
mi germogli in guglie di piacere.
Canti e suoni,
mi velluti la pelle,
mi leggi, ascolti,
e registri nuovi mondi.
Poni la mia conchiglia
alle orecchie del vento,
ed aprimi la bocca
a nuovi baci.
Silenzio
Luna a guinzaglio
che vìola il bruno orizzonte,
residuo del tramonto sull’asse
del bene e del male.
Sollecita, con labbra gelide,
l’acqua viola della notte
e muto, dissangua le parole.
Ma il tuo silenzio
amore fuggitivo
mi urla dentro
e l’anima mi strappa.
Lia (2017)
Ennio De Santis, Pensieri
Ennio De Santis, Bocca chiusa
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