Deborah Guerrini si racconta così…

GIOVANI ADULTI CHE OSANO ...

Lago di Bolsena (VT) – da sinistra Isola Bisentina, Isola Martana, Località Mergonara a Capodimonte (foto by Deborah Guerrini)

Deborah Guerrini vive a Soriano del Cimino  (VT)  anche se  considera il lago di Bolsena  il luogo del cuore. Un luogo che ama fotografare nei suoi scorci più suggestivi  e dove passa molto tempo in compagnia degli amici. La incontriamo insieme ad Ida, una delle sue migliori amiche e accetta  di condividere con noi  le esperienze e i momenti più belli  da lei vissuti percorrendo la via della musica …

Dall’archivio della banda musicale del paese  all’archivio della Cappella musicale del duomo di Viterbo il passo è breve se hai la passione per la musica, se ami ascoltarla e  se hai imparato a leggerla.

Deborah Guerrini racconta il suo percorso formativo, l’incontro con i professori e gli insegnanti che l’hanno accompagnata nelle sue esperienze di apprendimento, dalle lezioni di educazione musicale, quando frequentava la scuola media, alle lezioni di solfeggio e di flauto traverso, frequentando la scuola musicale comunale di Soriano, fino ad arrivare al periodo di tirocinio presso il CeDiDo (Centro diocesano di documentazione per la storia e la cultura religiosa) dove, proprio grazie alle sue competenze musicali, le viene affidato il compito di catalogare gli spartiti musicali della  la Cappella del duomo di Viterbo tra il XVIII e il XX secolo. 

Oggi Deborah ha 28 anni. Conseguita la  laurea in Conservazione dei beni culturali con indirizzo archivistico-biblioteconomico, dopo un percorso di specializzazione in conservazione del libro antico, collabora ancora con il CeDiDo di Viterbo.  

La sua tesi di laurea, “La Cappella musicale del duomo di Viterbo tra il XVIII e il XX secolo”, é diventato un libro: “La Musica in Chiesa. Il fondo della Cappella Musicale della Cattedrale di Viterbo”,  edito dalla casa editrice Sette Città.

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La musica insegna ad ascoltare…Ascoltando s’ impara, e così dovrebbe essere anche nella vita…

Claudio Abbado

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LA MUSICA L’ARTE LA FOTOGRAFIA

Sono nata e cresciuta a Soriano del Cimino(VT). Ho frequentato le scuole elementari a Chia, le scuole medie a Soriano e ho conseguito la maturità classica dopo aver frequentato il Liceo classico Buratti di Viterbo. Già da bambina avevo una grande passione per la musica, mi piaceva ascoltarla. Passavo tante ore in compagnia dei brani incisi sulle cassette che trovavo in giro per casa e allegate nelle riviste. Ancora oggi considero  la musica una grande amica.

Mi sono avvicinata al linguaggio musicale a dodici anni, durante il periodo delle scuole medie. A scuola ci davano degli esercizi in cui bisognava leggere la musica.  Per me, all’inizio era un linguaggio incomprensibile. Mi dicevo: “ non imparerò mai..”. Mi prendeva l’ansia quando dovevo leggere uno spartito musicale,  però ero anche attratta da quel nuovo linguaggio e così decisi di impegnarmi al massimo. Quando il professore ha notato  una certa disposizione naturale verso la musica e anche la mia costanza  mi ha  proposto di entrare a far parte della banda del paese. Ho accettato. Mi piaceva il flauto traverso. 

Nel 2000  ho iniziato a frequentare la scuola musicale comunale di Soriano del Cimino (VT), fino al 2007. Due volte a settimana le lezioni di solfeggio e di flauto traverso, oltre gli esercizi quotidiani a casa: questo è stato il tempo che ho dedicato alla musica in quegli anni. Sicuramente la persona che più mi ha fatto amare la musica, che mi ha insegnato ad apprezzarla, a  comprenderla, ad interpretarla è stata la mia insegnante di flauto traverso, Carmela Maffongelli che è anche cantante soprano. Ricordo gli esercizi che provavo con lei e i brani che ho imparato a suonare per superare gli esami. Che soddisfazione saper eseguire Il volo del calabrone di Rimskij-Korsakov o  i brani di Fauré !!!!… Così per più di dieci anni ho suonato nella banda del paese e mi sono occupata dell’archivio della banda, catalogando e riordinando spartiti e documenti musicali.  Attraverso questa esperienza era nato in me il desiderio di frequentare il Conservatorio ma tutti mi consigliarono di rimandare la decisione  di qualche anno; alla fine rinunciai.

Iniziai  allora a frequentare il liceo classico. Le materie artistiche ed umanistiche erano le mie preferite. Adoravo in particolare la storia dell’arte e mi piaceva dipingere. Tra i miei artisti preferiti gli impressionisti, in particolare Monet e Degas. Ho sempre amato la natura e trovo meraviglioso come gli impressionisti siano riusciti a rappresentarla.

Da parte mia cerco di affinare lo sguardo e la capacità di osservare la natura attraverso il mio hobby preferito: la fotografia. Sono sempre alla ricerca dei luoghi meno conosciuti, meno frequentati, di quegli scorci di paesaggio suggestivi ma poco noti. Tra i miei luoghi preferiti c’è la Mergonara a Capodimonte (Vt).  

IL PERIODO UNIVERSITARIO

Conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo Buratti di Viterbo mi sono iscritta alla facoltà di Beni Culturali dell’Università della Tuscia a Viterbo.  Ho scelto  questa facoltà universitaria perché mi piaceva.  Il fatto di aver scelto in modo autonomo  il mio percorso di studi, tenendo conto soprattutto delle mie inclinazioni personali e dei miei interessi cultuali, mi ha permesso di vivere in modo molto positivo il periodo universitario. Ho  potuto essere me stessa  e diventare  ancora di più me stessa.

Deborah  Guerrini  insieme alla collega  Serena nel giorno della laurea e alle amiche Ida, Francesca e Giorgia 

L’incontro tra le competenze musicali e le discipline archivistiche-biblioteconomiche è avvenuto durante un colloquio con il professore Luciano Osbat, che doveva servire a definire l’argomento della mia tesi di laurea, di cui é stato il relatore. In accordo con la dott.ssa Elisa Angelone, sua stretta collaboratrice, mi é stato proposto di svolgere il periodo di tirocinio, previsto dal piano di studio, presso il CeDiDo (Centro diocesano di documentazione per la storia e la cultura religiosa) di Viterbo, di cui il professor Osbat è direttore. La mia formazione musicale e le mie esperienze di archivio con la banda musicale del paese sono state fondamentali per svolgere il lavoro assegnatomi, ovvero  catalogare il materiale della Cappella del Duomo di Viterbo  conservato al CeDiDo, che raccoglieva documenti risalenti agli inizi del 1800 fino alla metà del ‘900. Posso dire che è stato un lavoro lungo, molto impegnativo ma estremamente interessante. 

La fonte principale a cui ho attinto per  la catalogazione è stato un registro appartenuto  al maestro di cappella Ernesto Guerra.  L’attendibilità della fonte è  validata da una lettera autografa risalente al 1896  in cui il maestro scriveva al Capitolo per chiedere di poter  sistemare gli spartiti di musica sacra relativi alla Cappella del Duomo. Un’altra fonte importante per inquadrare il contesto storico e non solo, é stato il libro La Cappella musicale  del Duomo di Viterbo dello  storico viterbese Noris Angeli, che sento di ringraziare per la sua disponibilità  durante il mio periodo di tirocinio.

Il mio lavoro mi ha permesso di conoscere le partiture  utilizzate durante la celebrazione delle Messe e quelle relative ai Graduali,   alle Litanie,  ai Te Deum, ai brani specifici  dedicati alle principali feste di Viterbo ( Santa Rosa, San Lorenzo  e ai principali santi di Viterbo) oltre  alle partiture per ottetti.

Tra  gli spartiti da catalogare non solo quelli  utilizzati dai cantori ma anche dagli orchestrali  (con le partiture per i flauti, gli  oboe,  i violini, le  viole…). Tra gli autori più ricorrenti  i brani di Charles Gounod e di Giovanni PierLuigi da Palestrina e quelli di alcuni  musicisti viterbesi, tra cui  Giuseppe Delli e Luca Ceccotti. Tra gli altri  Angelo Medori e Prospero Selli mi hanno particolarmente colpito, perché oltre a dirigere il coro come maestri di Cappella hanno lasciato  anche molti componimenti musicali.

Nella prima fase del lavoro per la catalogazione  ho utilizzato il sistema Software WINISIS. Successivamente, con il sistema più tradizionale nel contesto archivistico, ho ricreato in SBN  le schede cartacee di  tutto il materiale ordinato e catalogato.  La specificità del mio  lavoro,  oggetto della tesi di laurea,  è stata e rimane quella di offrire ai colleghi catalogatori  che non sanno leggere la musica un contributo riguardante  la catalogazione  dei documenti musicali antichi. L’originalità sta nel fatto che abitualmente essi non vengono presi in considerazione per mancanza di competenze specifiche riguardanti la capacità di saper leggere il linguaggio musicale e di saper lavorare con un approccio interdisciplinare e multidisciplinare.

Lavorare a questo progetto ha significato per me imparare a riconoscere le mie competenze, le mie abilità, quelle che avevo acquisito nel corso di tanti anni di studio e di partecipazione alla vita della comunità, soprattutto con l’esperienza iniziale della banda musicale.  È stato soprattutto il professore Luciano  Osbat, a cui va tutta  la mia stima e il mio rigraziamento,  ad aiutarmi a  “tirar fuori”, a riconoscere, a valorizzare, a saper situare e  mettere in contesto  i miei “talenti” e le mie esperienze pregresse. La sua sensibilità umana, il suo stile e il suo metodo di insegnamento sono tra le esperienze che più hanno segnato il mio percorso universitario. 

IL PROGETTO EDITORIALE

Sono  già passati tre anni dalla mia laurea.

Dopo un percorso di specializzazione in conservazione del libro antico, continuo a collaborare con il CeDiDo di Viterbo, contribuendo alla catalogazione di  libri antichi.

Sicuramente la soddisfazione più grande è l’uscita del libro “La Musica in Chiesa. Il fondo della Cappella Musicale della Cattedrale di Viterbo”, edito  dalla casa editrice Sette Città e  presentato nei mesi scorsi al CeDiDo di Viterbo.

La pubblicazione presenta il lavoro della mia tesi di laurea, “La Cappella musicale del duomo di Viterbo tra il XVIII e il XX secolo” corredato dai contributi del Professore Luciano Osbat e della dottoressa Elisa Angelone, che ringrazio per la loro vicinanza in quest’avventura. 

Nella foto: Il professore Luciano Osbat, direttore del CeDiDo  e Debora Guerrini durante la presentazione dell’e-book in uscita

PENSIERI IN LIBERTÁ

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Gran parte della gente  considera la cultura una perdita di tempo… Nella vita non si smette mai di imparare e aver voglia di imparare è vitale…  mia nonna mi diceva sempre “Studia che ti servirà …”… Beh  per trovare un  lavoro non è così scontato ma sicuramente studiare permette di guardare la vita con occhi diversi …Penso alle  notizie che arrivano con la televisione, le notizie che circolano su internet… hai la capacità di capire ciò che è vero e ciò che non lo è … l’istruzione mi aiuta a guardare oltre….

Onestà e generosità sono i due valori in cui credo  soprattutto nell’amicizia… è importante essere sinceri con i propri amici e generosi… nei limiti del possibile do sempre  una mano …

Alcuni giorni fa trovandomi al supermercato c’era una bambina che chiedeva alla mamma di comprarle un libro… La mamma le ha risposto: “Non ti serve a niente” … Mi ha molto rattristato questa cosa.. Già che ci sono vi segnalo alcune delle mie scrittrici preferite quando ho voglia di leggere qualcosa di piacevole: Cristina Caboni   Coleen Hoover, Lucinda Riley, Corina Bomann.   Buona lettura!

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Per conoscere la VIA DELLA MUSICA di Deborah vai alla copertina dell’intervista clicca qui 

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Se passate dalle parti di Chia e di Soriano del Cimino ci sono alcuni luoghi che non potete assolutamente perdervi…

Le Cascate e la Torre di Chia

Il Fosso del Mandrione

La Torre di Santa Maria in Luco

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