È la mia storia: non ho esitato a raccontarla perché…

di Mattia Russo (23 anni)

Questa è la mia storia, la vicenda di come ho imparato a credere nei miei sogni e a lottare  per realizzarli. E’ una storia che non ho esitato mai nel raccontare e continuerò a farlo sempre… Lo faccio perché al giorno d’oggi sono tantissimi i DSA, bambini e ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento,  che subiscono discriminazioni di ogni tipo. Questi ragazzi,  nel caso in cui gli insegnanti non prendono seriamente in considerazione il problema, subiscono umiliazioni di varia natura ed  in certi casi addirittura atti di bullismo da parte dei compagni. A loro voglio lanciare un messaggio: “Non lasciate mai che qualcuno vi etichetti, permettendogli così di tagliarvi le ali.  Essere dislessici non è una vergogna, abbiate il coraggio di sognare, perché credetemi, non siete e mai sarete soli!”

Come è possibile risolvere i nostri piccoli problemi?  Non potremo mai smettere di essere “DSA”, ma è possibile allenare la nostra mente, per fare in modo che  la dislessia non rappresenti più un problema. Basta solo lavorare con metodo e dedizione…

Che cosa significa esattamente? Vuol dire stabilire  un piano di lavoro ben strutturato, volto  al raggiungimento di un obbiettivo nella maniera più efficace possibile. Ma significa  anche non aver fretta, dando tempo e modo alle cose di svilupparsi nella maniera più adeguata possibile, utilizzando tanta forza di volontà, non scoraggiandosi  mai davanti ai primi avvenimenti negativi. Da questo punto di vista posso darvi qualche piccolo ed umile consiglio a livello pratico.

Poiché esistono tante forme differenti di  dislessia io potrò riportare la mia esperienza, ma ciascuno dovrà trovare e perfezionare un metodo che sarà assolutamente personale.  La mente dell’essere umano è un qualcosa di straordinariamente complesso e vario, nonché  uno dei più grandi misteri della scienza.  Proprio per questo dovete sentirvi liberi di sperimentare metodi sempre nuovi, non avendo timore di osare e di giocare con la creatività, altro strumento che può intervenire a nostro favore. Generalmente essa è la nostra arma più potente, lo strumento attraverso il quale la vita diventa più colorata. La creatività può essere usata anche nella vita quotidiana e nelle situazioni pratiche,  permettendoci di sfogliare le pagine del libro della realtà in modi alternativi, cogliendo segreti celati tra le righe che altri provano difficoltà a scorgere. 

Perché faccio questo discorso? Perché la creatività può intervenire  a favore del lavorare con metodo, creando strutture sempre nuove, interessanti e forse migliori, stimolando sempre più la curiosità e la voglia di approfondirle. Inoltre attraverso la creatività  si sogna, attraverso il metodo si stendono i piani per raggiungere i nostri sogni…Quando si ha, quindi, l’unione delle due cose, si ottiene la vera magia ed il vero successo.

RICORDATE CHE ESSERE DISLESSICI SIGNIFICA SEMPLICEMENTE ...

Il primo passo in ogni caso resta comunque uguale per tutti noi: farci fare da un logopedista il certificato che attesti la nostra dislessia. Grazie a questo documento i docenti per legge saranno obbligati a  venirci incontro. Molti di voi  tuttavia non se la sentiranno di intraprendere questo primo grande passo, poiché, sicuramente, come ci succede a tutti, vi sentirete meno dotati intellettualmente rispetto agli altri, diversi in qualche modo e questo vi spaventa. La paura è normale ragazzi, ma non avete motivo di averne assolutamente, essere DSA fa parte di noi, è  solo un altro dei tanti ingredienti che compone la nostra persona, rendendoci unici e speciali…E dobbiamo essere sempre fieri di ciò che siamo!

Ricordate che essere dislessici significa semplicemente percepire le cose in maniera differente (una delle frasi più belle che mi siano mai state dette è stata tra l’altro:  «Non è detto  in  fin dei conti, che il modo di recepire la realtà errato sia il vostro.. magari siamo noi a “sbagliare”». Possediamo questa particolarità in tanti,  molti  di più  rispetto a quanto possiate immaginare. Siamo persone comuni, studenti, madri, padri, ma anche, ad esempio, persone dello spettacolo e della musica.

Qualche  nome celebre?  Leonardo Di Caprio, Orlando Bloom, Tom Cruise,  Robin Williams,  Steven Spielberg,  Will Smith, Whoopi  Goldberg, John Lennon, Walt Disney e Mika. Si sa che molto probabilmente  furono dislessici anche tantissimi personaggi storici, come ad esempio Leonardo Da Vinci,  George Washington, Napoleone Bonaparte, Charles Darwin,  Galileo Galilei, Albert Einstein, ma anche mostri sacri della  composizione musicale e della letteratura, come Jules Verne, Agatha Christie, Gustave Flaubert, Hans Christian Andersen, Mozart, Beethoven…Ditemi, queste persone vi sembrano poco dotate intellettualmente? Essi sono  la prova che essere dislessici non significa essere stupidi, anzi… Come non furono inetti loro, non lo siete nemmeno voi! Quindi non abbiate paura di riconoscervi  in questa particolarità.

RICONOSCERSI ... PER CRESCERE CON IL PROPRIO STILE

Una volta che il logopedista vi ha rilasciato il certificato potrete essere aiutati in diverse maniere dai vostri insegnanti. Io, ad esempio, fui aiutato con le interrogazioni programmate, meno domande ai compiti scritti, oppure più tempo a disposizione per rispondere. Noi abbiamo i nostri tempi per poter studiare e rispondere ai quesiti ed è giusto e democratico che  questi ci siano concessi.

Il computer poi è  stato un  altro mio grande amico. In questo modo, non solo  ho potuto scrivere in maniera più veloce, diminuendo drasticamente tutti gli errori di ortografia, ma ho acquistato anche dimestichezza con questo strumento  così importante per i nostri tempi, elemento che mi tornerà sicuramente utile nel mondo del lavoro. Io sono stato aiutato così dai miei insegnanti, come lo sarete anche voi, ma ricordate: la nostra lotta non termina tra i banchi di scuola, molto lavoro va fatto anche a casa.

Io ho migliorato la mia situazione leggendo parecchio e vi consiglio di fare lo stesso. Non importa cosa, che siano quindi libri, riviste, articoli di giornale o fumetti, basta che esercitiate molto la mente.

Anche scrivere, ovviamente, mi ha  aiutato molto. Per migliorare la propria calligrafia l’esercizio manuale è assai importante; anche qui poco conta il contenuto dei vostri scritti, basta solamente esercitarsi.

Come  vi ho dimostrato, citando qualche nome poche righe fa, noi non siamo meno intelligenti rispetto agli altri. Tuttavia,  entrando in  possesso delle informazioni in maniera differente, può spesso capitare  di poterci perdere in quei mari infiniti di lettere che sono i nostri libri di testo… Come possiamo fare per sorvolare questo problema?

Le mappe concettuali sono importantissime, perché ci permettono di  estrapolare le informazioni in maniera differente, creando collegamenti logici  tra i contenuti di ciò che stiamo studiando. Cambia proprio la forma in cui le informazioni  defluiscono verso il cervello e riusciamo a dar loro così più ordine. Ma a volte anche ciò non basta. Un’altra strada interessante è quella di guardare documentari, perché il sentire  una voce parlare e il vedere le immagini, può essere d’aiuto a favorire il coinvolgimento della mente nell’argomento trattato. Un altro consiglio che vi do è quello di non aver paura di chiedere; molte volte ho chiesto ai miei professori di rispiegarmi una domanda su un compito scritto, o magari di leggermela a voce alta, a farlo non c’è assolutamente nulla di male.

Questi metodi che vi ho elencato sono quelli che ho utilizzato io nel corso degli anni, che mi hanno portato a dove sono oggi. Ma l’arma più importante con cui vi dico di premunirvi è quella che alla fine conta per davvero: la voglia di fare, di combattere. Non c’è niente di impossibile grazie alla forza di volontà. Le persone che vi ho elencato sopra, DSA come noi, altro non sono che persone che malgrado le loro difficoltà hanno combattuto per i loro sogni, e per quanto, durante la loro vita, possano essere state etichettate come  “stupide”, proprio come accade spesso pure a noi, oggi siamo comunque qui a parlare di loro. Dovrebbe far riflettere, no?

SOGNARE NON È MAI DA “PERDENTI” ...

Narro la mia vicenda, tuttavia, non solo per questo fondamentale messaggio che voglio lanciare ai ragazzi DSA, ma anche per  lanciarne un altro molto importante ai giovani in generale. La nostra società spesso ci insegna che  raggiungere i nostri sogni sia impossibile e che lottare per essi sia totalmente inutile, creando così un popolo di persone frustate, che non combatte. A chi ci vuole male questo fa comodo, perché ogni cambiamento ed ogni rivoluzione sono nati dal sogno di qualcuno che ambiva ad un futuro migliore. Le persone che non sognano, che non guardano le stelle,  si lasciano  comandare con il bastone, perché abbandonano ogni speranza di poter progredire in qualche modo. Ricordate che sognare non è mai da “perdenti”, perché i sogni, ribadisco, sono la “linfa della vita”, ciò che ci permetterebbe di evolvere in questa magica avventura che può essere la nostra esistenza.

Non abbiate mai paura di combattere….

Oggigiorno gira parecchio cinismo. É facile dire quanto la vita faccia schifo, quanto sia stata ingiusta e cattiva nei nostri confronti; ma come dico sempre: la vita è un’avventura, è fatta di momenti belli e di momenti brutti. Il trucco sta nel godersi quelli di  luce  e di non lasciarsi abbattere da quelli di oscurità, cogliendo in essi l’occasione di rinascere, diventando sempre più forti, perché, come una persona  saggia una volta mi disse, « il sasso per diventare statua deve prendere le martellate». Mai smettere di amare la vita e le persone, è la chiave per poter vivere al meglio questa meravigliosa avventura.

Avere fiducia nel genere umano è sempre possibile, è  sufficiente ricordarsi che gli uomini si, sono in grado di mentire, tradirsi, farsi la guerra, rubare, uccidere ma anche di amare, di combattere per le giuste cause, di sognare e  di creare grandi opere. So che posso sembrare un ingenuo, ma la parte della dislessia è solo un capitolo della mia vita. 

Conosco bene le persone  e so del male che possono fare, ma, personalmente, non ho mai smesso di aprirmi con gli altri, dandogli la possibilità di entrare nel mio cuore! Questo  perché sto impedendo che il male che mi è stato fatto in passato non mi incateni  di nuovo nel buio. Resta facile dire «Questa persona mi ha ferito, per questo sono diventato cattivo»…Ma essa è barriera sciocca, quanto facile da abbattere.

Luce ed oscurità – foto di Eleonora Braida 

Quando una persona ci fa del male ci vuole incatenare nel buio,  proprio come  e dove si trova lei in quel momento… Se gli permettiamo di farci questo, gli daremo esattamente ciò che vuole, la vittoria più grande. Noi per sconfiggere questa persona invece dobbiamo essere in grado di dirgli: « tu mi hai ferito, ma non per questo mi ridurrai come te» , continuando così a camminare nella luce. Non bisogna mai smettere di voler bene alle persone e alla vita, vivendole con spensieratezza, solo perché ci sono capitate durante  la nostra esistenza situazione o individui sbagliati. Per quel che mi riguarda gli ingredienti per vivere bene la nostra esistenza sono semplici, ma efficaci: il sognare ed inseguire i propri sogni, ma anche senza mai dimenticarsi che il bello non si trova solamente in luoghi distanti, ma sta anche intorno a noi. In uno dei miei cartoni animati preferiti di quando ero bambino, un grande personaggio disse  « Anche il più piccolo seme racchiude in se tutta la grande magia della creazione».

Questa frase significa  che  spesso le grandi cose si nascondono in quelle più piccole, basterebbe guardarsi intorno per rendersi conto di quanto in realtà siamo ricchi e di quanto sia bella la nostra vita. La bellezza si trova nel canto degli uccelli a primavera, nelle risate di un bambino, sotto il cielo stellato, dentro un tramonto, nei sorrisi delle persone…Tutto ciò che normalmente diamo per scontato, ma che in realtà ci permetterebbe di riflettere su quanto siamo fortunati.

Tramonto sul lago Trasimeno. Foto di Eleonora Braida

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La crescita è la sola espressione della vita.

John Henry Newman

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Scrivo questo perché noi giovani abbiamo il potere di dare un contributo speciale  per migliorare il nostro mondo! In che modo? Inseguendo sempre i nostri sogni, impedendo a chi ci vuole male di tagliarci le ali, ma anche fermandosi a riflettere sulle cose di cui fino ad ora ho parlato; di quanto tutto ciò che ci sta intorno, che noi tanto diamo per scontato, sia in realtà qualcosa di prezioso, per cui valga sempre la pena di lottare per difenderlo. Bisognerebbe smettere di pensare per “etichette” e rendersi conto che prima di appartenere ad una nazionalità, ad una religione o un genere sessuale, siamo tutti abitanti di questo pianeta.

NON FATEVI MAI INGANNARE DALL’APPARENZA ....

Ultimo  piccolo ed umile messaggio che vorrei lanciare, stavolta a tutti gli insegnanti, è  quello di tener d’occhio il ragazzino timido in fondo alla classe, che talvolta può risultare meno attento rispetto agli altri o magari può presentare altri tipi di difficoltà. Non c’è bisogno che io vi ribadisca, che quel ragazzo può nascondere un mondo interiore, ha solo bisogno di una mano  per tirarlo fuori.

L’interiorità è un universo meraviglioso che risiede dentro tutti noi, niente è più complesso ed unico di essa  e rende ogni uomo a modo suo speciale. E’ un qualcosa che va riconosciuto e che va sempre rispettato, perché non possiamo mai sapere in realtà cosa si cela nei cuori delle persone. Se soltanto ci rendessimo conto di questa cosa,  sapremmo apprezzarci molto meglio, rendendoci ulteriormente conto di quanto siano meravigliosi gli esseri umani. Non fatevi mai ingannare dall’apparenza, non investite le vostre energie solo nel rendere più “bravi”  i ragazzi che  non presentano difficoltà, dirigete almeno parte delle vostre forze verso chi ha davvero bisogno, sopratutto verso chi rimane in silenzio. A volte il silenzio è la mancata comunicazione di un qualcosa… Ma in realtà fa molto più rumore di un urlo.

Una persona che resta in silenzio non è necessariamente una persona che non abbia niente da dire, ma potrebbe essere (ed è quasi sempre così) una persona che non vuole o non sa semplicemente come farlo. Tutti dovremmo imparare  ad ascoltare il silenzio degli altri, perché dietro esso si possono nascondere talvolta grandi tesori, ma anche grandi pericoli. E’ un qualcosa che fa male, che talvolta può portare le persone alla distruzione, quindi dobbiamo aiutare chi si riveste di questa barriera, ad infrangerla. Non è forse per questa ragione che scegliamo il mestiere dell’insegnante? Per aiutare i ragazzi a tirare fuori il meglio di loro? Concludo  questa storia con una frase del grande Nelson Mandela «Un vincitore è un sognatore che non si è arreso». La vita è un’avventura, combattere è sempre la scelta migliore che si possa fare. Auguro a chiunque mi abbia fatto l’onore di leggere queste righe di vivere  la vita come un’avventura meravigliosa e che tutti  i propri sogni possano realizzarsi. 

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