(Le interviste di AVALON SHIP)
GLI SCOUT SFIDANO IL “CONFINAMENTO”.
Come essere una comunità rimanendo isolati?
di Alice Gruttadauria e Mattia Russo
L’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus ha costretto le persone a rimanere isolate nelle proprie case, costrette a reinventare i propri contesti di vita sociale: la scuola, il lavoro, lo sport, ma anche il tempo libero vissuto con gli altri e attività educative come lo scoutismo. I ragazzi rimangono dentro casa e fuori c’è un silenzio che abbiamo definito “assordante”. Di tutto quello che prima appariva normale, scontato se non addirittura abitudinario, oggi se ne sente una mancanza angosciosa.
GLI SCOUT SFIDANO IL “CONFINAMENTO” Adattare un metodo educativo così concreto e materiale, come quello che caratterizza l’esperienza scout, ad un contesto come quello di oggi, determinato dalla pandemia, è una sfida educativa davvero impegnativa da affrontare. Lo scoutismo risponde ad un bisogno fondamentale del ragazzo: sentirsi parte di un gruppo, vivere relazioni con l’altro e all’interno di una comunità, cosa che li aiuta a sperimentare l’autonomia, la responsabilità e a riconoscersi nello stile di vita dei coetanei.