I saperi richiesti alle donne quando bisognava ….

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I SAPERI RICHIESTI ALLE DONNE QUANDO BISOGNAVA ..

“mettere insieme il pranzo con la cena”

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1920-1950 ESSERE DONNA NEI CONTESTI RURALI DEL CENTRO ITALIA …
Quando leggere significava ``avere grilli per la testa...``

La mentalità  contadina e il costume sociale dell’epoca condizionavano il ruolo e il destino delle donne.  In una realtà caratterizzata dalla povertà materiale e dall’urgenza di “mettere insieme il pranzo con la cena”, la curiosità intellettuale  e il desiderio di leggere un libro avevano il nome di “grilli per la testa”.  I tempi erano duri ed era già un privilegio  aver avuto la possibilità  di frequentare la scuola da parte di coloro che provenivano  da famiglie di origine contadine, operaie e di modeste condizioni economiche. 

Sonavan le quiete stanze, e le vie d’intorno, al tuo perpetuo canto, allor che all’opre femminili intenta sedevi, assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi. (Giacomo Leopardi, A Silvia)

1920-1950: I SAPERI DELLE DONNE

La divisione dei ruoli e dei vari  lavori tra maschi e femmine era  profondamente consolidato.  

Le donne cucivano, rammendavano,  mettevano in ordine la casa, lavavano, stiravano, cucinavano e facevano il pane e i dolci da cuocere nel forno a legna nel grande camino in cucina. Erano le mamme  e le altre donne del paese che insegnavano alle figlie e alle ragazze del paese tutto ciò era necessario  imparare, sapere e saper fare, per poter gestire, una volta sposata, la propria famiglia.

Venivano così organizzati dei corsi di taglio e cucito che dovevano servire principalmente  per imparare a cucire abiti per i parenti, in modo da risparmiare, e per riuscire a farsi da sole i propri indumenti, così da non sfigurare rispetto alle giovani benestanti e ben vestite.

Fino agli anni quaranta non era molto diffusa la volontà di avere un lavoro indipendente, una piena autonomia, anche se alcune ragazze cominciavano a desiderare di essere più libere e in sintonia con i tempi in cui vivevano. 

Frequentare un  corso di taglio e cucito significava conoscere le coetanee del paese e uscire dall’ambiente domestico chiuso. ..

In alcuni casi, l’ambiente familiare e l’intraprendenza femminile contribuirono a scrivere storie molto diverse. Emblematica è quella delle sorelle Fontana…

UNA STORIA PAESANA 

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“È una storia molto semplice, molto paesana, poiché siamo partite da Traversetolo, un paesino della provincia di Parma.. è stata una cosa così spontanea, specialmente voluta da Zoe. Io e Giovanna l’abbiamo seguita. I nostri genitori non impedirono questa nostra scelta.  Non era scontato che nel 1936  tre ragazze partissero sole  da un paesino.. era una cosa eccezionale, inverosimile.. Il problema era dove andare per iniziare qualcosa che durasse tutta la vita. Roma o Milano? Zoe che fu la prima a partire disse: “Io vado alla stazione di Parma.. il primo treno che passa lo prenderò… Se va a Milano vado a Milano, se va a Roma vado a Roma. Andava a Roma…”  (Micol Fontana) 

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“Bisogna nascerci con questa predisposizione di voler capire, di voler intendere che cosa è l’eleganza vera…”

Micol Fontana

DIRITTO & ROVESCIO

1946 Il 2 giugno si vota per la Repubblica e l’Assemblea Costituente. Le donne votano per la prima volta alle politiche. All’Assemblea sono elette 21 donne. 

1948 – Il 1 gennaio entra in vigore la Costituzione repubblicana italiana, che sancisce l’uguaglianza dei diritti fra i sessi. Il 18 aprile é eletto il primo Parlamento repubblicano. Sono elette 45 donne alla Camera e 4 al Senato. 

Appena aperta la legislatura vengono presentati due progetti di legge per la tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri: il primo di iniziativa parlamentare da Teresa Noce, il secondo da Fanfani ministro del lavoro. 

1949 – Lina Merlin presenta il progetto di legge per l’abrogazione della regolamentazione della prostituzione

1950 – Viene approvata dopo un lungo dibattito in Parlamento  e nel paese la legge 860/1950 sulla tutela fisica ed economica delle lavoratrici madre, relatrice Maria Federici. Viene approvata anche la legge n. 986/50 che proibisce il licenziamento delle lavoratrici madri, gestanti e puerpere. 

L’ONU approva la Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione. 

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