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Ogni inizio si origina dal silenzio.
Si entra nel silenzio col caos dentro di sé per partorire
una stella danzante (Nietzsche).
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Il silenzio a volte sconvolge, fa soffrire, altre volte rasserena, fa gioire.
Il silenzio.
Il silenzio è il luogo di incontro con noi stessi, con gli altri, con l’universo.
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Il silenzio, stato profondo, dove corpo e spirito si uniscono in un prolifero abbraccio, dove mente e cuore ritrovano armonia.
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Il silenzio, utero dove prende forma l’idea, dove scorrono le emozioni,
dove si scremano gli eventi, dove nasce la verità delle parole.
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Nel silenzio la passione si placa, la tristezza si lenisce, l’angoscia si consuma.
Il silenzio.
Il silenzio è vuoto e pieno.
Il silenzio crea, modifica… è movimento gravido di possibilità.
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Nel silenzio interiore si decidono il nostro malessere o la nostra serenità.
Nel silenzio interiore, ogni pensiero, ogni ansia, ogni stordimento
si acquieta e tutto torna al proprio posto.
Nel silenzio interiore, svaniscono le futili apparenze, l’inganno,
la supponenza e l’arroganza: il silenzio denuda.
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Scegliere il silenzio è avere il coraggio e la pazienza di ascoltarci, di sorprenderci.
Il silenzio è apertura, illuminazione, liberazione.
Il silenzio, voluto, cercato, scelto.
Il silenzio.
(Il silenzio, tratto da monologo teatrale tratto dal musical “L’onda è il mare”, Celleno. Testi e Regia: Luciano)
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