22 Dic Natale 2016
NATALE
Sentivo frusciare nel vento.
Si spiumava la nebbia,
si sfrondavano nubi
o la barba del cielo
si agitava nel buio?
Al mattino
vidi candido il mondo.
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Ennio De Santis (1977)
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«Finché una luce senza margini d’ombra
illumina l’oscurità del tempo,
risale ad uno ad uno i suoi tornanti
e m’accorgo di te entrata nella mia vita
neppure mi chiedo da che parte e quando
e se lo sei o se invece non sei sorta
su dalla sua profondità di notte in notte affiorando.
– Che farà qui – mi dico mentre splendi
e sorridi un sorriso anche mio – forse
veglia su di me. Forse affina da sempre il mio pensiero
occupato da troppe parvenze e monco –
e ti guardo come sei, già nota
sebbene mai prima d’ora veduta
e stupisco che l’amore abbia questo volto interno».
…..
«Ho lasciato per te la mia cattività e il mio regno,
solitudine inquieta
che affinava la sua pupilla
scrutando il cielo sul filo dei tetti.
Tu che avevi in te il mio bene
cui ero andato incontro, ma poco
camminando da solo
e inciampando nella mia ombra
tu che me lo porti in dono
e non vuoi né congedo a occhi bassi dal passato
né abiura, né pentimento
e sorridi profonda
in me più di me stesso e risplendi,
non ti fermare sulla soglia:
nulla di degno posso darti in cambio,
entra, prendi possesso della casa,
nei muri, nelle fondamenta».
Mario Luzi, Su fondamenti invisibili (1971)
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In una notte invernale nella durezza del freddo,
la luna e la neve riempiono di luce bianca la foresta di pini
e abeti rossi ed il tetto della fattoria:
il tomte è l’unico sveglio che si aggira assorto in ricordi misteriosi,
per la casa, la dispensa, la stalla, mentre i vivi sono immersi nei sogni.
Viktor Rydberg (1881)
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Tomten by Viktor Rydberg (Video) clicca qui
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... La vita divina, che viene accesa nell’anima, è la luce che è venuta nelle tenebre, il miracolo della notte santa… Il Bambino divino è diventato il Maestro e ci ha detto che cosa dobbiamo fare. Per permeare tutta una vita umana di vita divina non basta lasciarsi prendere dall’incanto della notte santa… Se mettiamo le nostre mani nelle mani del Bambino divino e rispondiamo con un “sì” al suo “Seguimi”, allora siamo suoi, e libera è la via perché la sua vita divina possa riversarsi in noi…
Edith Stein (Il Mistero del Natale)
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… E si mette nudo tra le nostre braccia,
questo fragile bambino.
Chiede.
Ci fa sapere che ha bisogno di noi, che la sua debole mano cerca come può il nostro cuore.
Si direbbe che abbia dimenticato di essere Dio, e che solo dalle nostre labbra voglia farselo dire.
C’è un Dio tra le braccia della sua creatura.
Ed io, uomo, io sostengo Dio…
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Gregorio di Cecco, Madonna dell’Umiltà con angeli e santi (Museo dell’Opera di Siena, 1423) – Dettaglio
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Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.
La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.
E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest’unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.
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foto by Gioacchino Bordo
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