22 Feb Nei giardini del chiostro… l’arte del ricamo
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Canta mio cuore i giardini che non sai, giardini
come fusi fossero nel vetro, chiari, irraggiungibili.
Mostra, mio cuore, quanto a te siano irrinunciabili.
Che a te pensano, i loro fichi maturano.
Che tu con loro, come brezze divenute volto
Tra i fiorenti rami, in rapporto ti intrattieni
… Filo di seta ti intrecciasti nell’ordito.
R.M.Rilke
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Beato Angelico, L’Annunciazione (dettaglio) 1426 Museo Nazionale del Prado, Madrid
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Ogni volta che infili l’ago nel tessuto, hai l’impressione di riannodarti a qualcosa, anzi, a Qualcuno…
quel filo è una promessa di Bellezza!
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Lo spazio web “Un filo … promessa di Bellezza” intende evidenziare come la storia e la cultura passino anche attraverso la manualità operosa, silenziosa, umile del ricamo, che non è “arte minore”, ma sopraffina tradizione che include gusto, documentazione, simbolismo. Ricamare è come disegnare o dipingere sul tessuto: usare la materia per comunicare bellezza e conoscenze, riempire di colore e di luce ciò che nasce semplice e opaco, donare tridimensionalità al bidimensionale.
La funzione primaria del ricamo è sempre stata quella dell’ornamento che, applicato ad un abito o a un’architettura, sempre ne sottolinea le forme, ne enfatizza il significato e il valore simbolico, tanto più evidenti nei contesti quali quello liturgico, dove tutto concorre all’esaltazione della gloria divina e del mistero eucaristico. Attraverso i contributi messi a disposizione di Geapolis, lo spazio ospiterà alcune creazioni che testimoniano un patrimonio di tessuti e di ricami di indubbio pregio che, per la loro varietà, permettono di illustrare numerose tecniche e numerosi stili di un arco temporale che, dal XVI secolo, giunge quasi ai giorni nostri, consentendo di tracciare una breve storia del ricamo liturgico.
Protagonisti, insieme ad alcuni manufatti locali, sono i tessuti liturgici ricamati in sete policrome e fili d’oro che, insieme ad elementi floreali, combinano simboli religiosi. Un’ esplosione di colori con la semplicità e l’eleganza distintivi dei manufatti che rimandano al “giardino dei giardini” …
Ogni volta che infili l’ago nel tessuto, hai l’impressione di riannodarti a qualcosa, anzi, a Qualcuno… quel filo è una promessa di Bellezza! Sono le risonanze “vere e gentili” del laborioso impegno di realizzare completamente a mano, nel rispetto di una antica e consolidata tradizione, i decori che arricchiscono i paramenti liturgici e gli arredi sacri attraverso i ricami. Un impegno che ha visto protagonisti e custodi, nel corso dei secoli, i monasteri dove le donne consacrate hanno ricamato il cielo…. L’arte del ricamo come audacia creativa di una mano che attraverso un filo desidera l’incontro del cielo sulla terra …
Ma l’arte del ricamo è anche ri-prendere il filo del discorso che unisce “il saper fare” e il “saper essere” attraverso la vita e il lavoro nascosto all’interno di un monastero con il saper ascoltare e saper trasmettere, attraverso il linguaggio simbolico, il senso ultimo della Storia della Salvezza intrecciato con la storia degli uomini …
Dettaglio del Paliotto per l’altare maggiore della cattedrale di S. Margherita a Montefiascone (Vt)- donato da Maria Clementina Sobieska di Polonia.
Paliotto della regina Maria Clementina Sobieska di Polonia per l’altare maggiore della cattedrale di S. Margherita a Montefiascone (Vt), recante al centro lo stemma della casa Regnante di Inghilterra. La tradizione vuole che la regina abbia collaborato di sua mano all’esecuzione del ricamo insieme alle monache del monastero di Santa Cecilia a Roma.
in collaborazione con l’Associazione culturale ESTROSIDEE
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… Perché sono stata allevata tra le donne
a tessere per te una liscia, pura veste
senza la traccia più piccola di cucitura
che ti sfiori -: così fu la mia vita intera,
e tu sconvolgi all’improvviso la natura.
R.M. Rilke (Vita di Maria )
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