11 Feb … Non smettere mai di imparare …
PROGRAMMA ERASMUS + AZIONE KA1-EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
La formazione permanente centrata sulle competenze chiave… per gestire il cambiamento nella vita personale e professionale
..
..
.
.
Key competences for lifelong learning/2
A cura dell’équipe di Geapolis
Contributi fotografici di Gioacchino Bordo
Cantiere aperto…
C&C Programme, intende progettare, sperimentare e sostenere nei contesti non formali e informali “ambienti di apprendimento innovativi e autonomizzanti” centrati sulle competenze chiave.
Partendo dal paradigma andragogico, basato sulla personalizzazione dei percorsi formativi e dei modelli di autoformazione sviluppati e praticati in altri Paesi europei, C&C Programme tiene conto di un approccio olistico dello sviluppo personale e professionale ed offre un contributo concreto all’invito lanciato dall’agenda europea per l’apprendimento degli adulti.
La sperimentazione prevede la progettazione di dispositivi e strumenti formativi funzionali a promuovere la formazione nelle varie fasi della vita ed utili a
- rileggere la propria storia personale in una prospettiva di autonomia e di cambiamento
- elaborare e comprendere i momenti di transizione esistenziale e professionale
At glance… Imparare a imparare (Learning to learn)
… Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza….
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente)
1. Solo chi desidera apprendere può…
Solo chi desidera apprendere può essere un valido e congruente generatore di apprendimenti. Imparare ad essere consapevoli e propositivi nei confronti della nostra vita presuppone saper declinare alcuni comportamenti che maggiormente coniugano l’orientamento naturale ad apprendere lungo l’arco della vita. Occorre innanzitutto imparare a vivere intensamente le diverse dimensioni della propria esperienza soggettiva, porre attenzione agli aspetti sensoriali e cognitivi delle dinamiche interpersonali che contraddistinguono le relazioni in ambito sociale ed organizzativo, motivare, in modo sistematico, la propria curiosità ad incunearsi in nuovi spazi della conoscenza.
1.1 Un approccio sistemico alla competenza chiave imparare a imparare (Learning to learn)
Area della cognizione
abilità di ricercare l’apprendimento
identificazione di risorse per l’apprendimento auto-guidato
competenze metacognitive specifiche
comprensione del proprio ambiente
Disposizioni
comunicare con gli altri
strutture di senso della conoscenza
atteggiamento di scoperta
disposizione e abilità di self-directed learning
Dimensione affettivo-motivazionale e relazionale
affettività
motivazione/volizione
capacità di adattamento
autoregolazione affettiva
identità come discente
impegno socio-morale
.
… E dunque la formazione – quale punto di confluenza di educazione e istruzione – torna ad essere al centro di qualunque progetto emancipativo che sappia coniugare saperi ed emozioni, competenze cognitive ed emotive, dimensione personale e sociale, pluralità dei tempi come dei contesti di vita e di esperienza.
Una formazione che, nel quadro della “modernità liquida”, non appare più “concepibile” né “pensabile” “in una forma diversa dalla formazione incessante, perpetuamente incompiuta e aperta … ”
.
..
…… Essere colti oggi .. significa piuttosto essere in grado di collocare le informazioni e i saperi nel contesto appropriato, di chiarirne il senso. Significa riuscire a situarli nella realta globale di cui sono parte…
…. Significa essere capaci di anticipare, di prevedere le possibilita, i rischi e la sorte. La cultura é quel che aiuta lo spirito a contestualizzare, globalizzare, prevedere. La cultura non é frutto di accumulo ma una forza che si autoorganizza: coglie le informazioni principali, seleziona i problemi di fondo, utilizza principi di intelligibilità che colgono i nodi strategici del sapere.
.
.
2. La formazione permanente tra crescita personale e sviluppo professionale
.
L’educazione e la formazione permanente si collocano al centro dello sviluppo sia della persona sia della comunità; il loro compito è quello di consentire a ciascuno di sviluppare pienamente i propri talenti e di realizzare le proprie potenzialità creative, compresa la responsabilità per la propria vita e il conseguimento dei propri fini personali. Apprendere per tutta la vita significa perciò
- Imparare e conoscere
- Imparare a fare
- Imparare ad essere
- Imparare a vivere insieme
Lo sviluppo dell’individuo, che ha inizio dalla nascita e continua per tutta la vita, è un processo dialettico che comincia con il conoscere se stessi e si apre poi ai rapporti con gli altri. In tal senso, l’educazione e la formazione sono soprattutto un viaggio interiore, le cui tappe corrispondono a quelle della continua maturazione della personalità.
L’educazione, come mezzo per conseguire il fine di una vita professionale condotta con successo, è quindi un processo molto individualizzato e nello stesso tempo un processo che porta alla costruzione dell’interazione sociale…..
Tratto da Rapporto all’Unesco della Commissione internazionale sull’educazione per il XXI secolo presieduta da Jacques Delors
Nell’educazione un tesoro: questo è il titolo del Rapporto UNESCO pubblicato nel 1996 e curato da J. Delors, che nell’introduzione cita alcuni versi di La Fontaine. La favola del contadino che morendo lascia un campo che non va venduto perché esso nasconde un tesoro.
Il vostro poderetto (disse il contadino)
Non vendete, o figli, perché di certo io so
Che v’è sotto nascosto un gran tesor…
Aggiunge Delors,
Ben fa il padre saggio
Nel mostrare che l’educazione da sé
Sola è un gran tesoro.
Morto il padre, i figli scavano il campo alla ricerca del tesoro, ma solo per comprendere alla fine che la ricchezza nascosta è quella che viene dall’intensa fatica che ha consentito di dissodare il terreno e ottenere un raccolto abbondante…
.
.
3. L’ apprendimento permanente per ….
gestire il cambiamento nella vita personale e professionale
.
.
.
“… Maturai così l’idea di realizzare pullover di cashmere colorati, e devo dire che, sotto il profilo del prodotto, si trattò di una piccola innovazione. Il sogno della mia vita, tuttavia, era quello di rendere l’attività lavorativa più umana, di dare dignità morale ed economica al lavoro, perché, credetemi, il lavoro spesso è piuttosto duro e ripetitivo. Ero però anche convinto che esso eleva la DIGNITȦ DELL’UOMO. E di questo obiettivo ho fatto il vero scopo della mia vita. Così, pur aspirando a ottenere profitti, ogni impresa deve produrre profitti, perché è la ragione della sua esistenza, al tempo stesso volevo che tali profitti non arrecassero mai danni all’umanità, o il meno possibile. Mi ripromettevo, per metodo e per finalità, che i profitti fossero realizzati nel rispetto della dignità e del valore della persona umana, e perciò che fossero orientati a uno scopo morale… Non é escluso che la grande crisi economica dei nostri giorni possa avere infine conseguenze benefiche. C’e qualcosa di straordinariamente attuale in sant’Agostino quando, rivolgendosi a Dio, dice: “O eccellentissimo, onnipotente Reggitore dell’universo, Tu che ci mandi il dolore come maestro”. Sono convinto, per l’Italia in particolare, che ci sia un sicuro avvenire se sapremo produrre beni di grande qualità, di grande artigianalità e di grande unicità, qualità queste che appartengono alla tradizione delle nostre genti….”.
(tratto da Lectio Doctoralis “La dignità come forma dello Spirito” in occasione del conferimento della laurea magistrale honoris causa in filosofia ed etica delle relazioni da parte dell’Università degli studi di Perugia a Brunello Cucinelli- 11 novembre 2010)
FORUM
Il buon uso della crisi: da dove ripartire?
.
Questioni aperte
Attraverso la narrazione autobiografica, Brunello Cucinelli ripercorre la sua vicenda umana e imprenditoriale, offrendo una testimonianza estremamente efficace di come le storie personali e le storie professionali siano necessariamente legate e come dalla loro interazione il senso e la qualità della vita ne traggono le “inevitabili” conseguenze. La testimonianza è un sicuro modello di riferimento per coloro che credono e si impegnano a vivere la propria vita attraverso le dimensioni dell’”essere”, del “saper essere” e del “saper fare”, dove l’impegno e la sfida sono quelli di comprendere e valutare i “propri talenti”, metterli a frutto e… “condividere” il frutto del proprio lavoro…
Ma in un momento di forte crisi economica ed occupazionale, come quella che stiamo vivendo, altre sono le testimonianze… “ Mi manca la terra sotto i piedi… mi sta cadendo il mondo addosso… non so più cosa fare… non ho più la forza di reagire…. “. Sono solo alcune delle affermazioni che descrivono efficacemente lo stato d’animo, le emozioni e gli atteggiamenti di coloro che si trovano a vivere momenti di crisi e di cambiamento nella propria vita.
Spunti per la riflessione
L’ impegno di GEAPOLIS, promuovere la dimensione europea della formazione permanente, è caratterizzato dalla mission di sostenere e implementare nei contesti professionali e sociali una formazione dal “volto umano”.
E’ il momento dello spaesamento e della crisi che possono diventare di straordinaria importanza nella vita di un uomo… Al crocevia tra formazione professionale e formazione umana, il progetto C&C PROGRAMME si pone come obiettivo principale quello di sperimentare e promuovere percorsi personalizzati, orientati a salvaguardare sempre ed in ogni caso la dignità e lo sviluppo integrale della persona, anche nei momenti in cui “ viene a mancare la terra sotto i piedi…”
La formazione che orienta lo sguardo e mette in movimento è quella che promuove …
- Orientamento alla crescita
- Creatività e immaginazione, utilizzo di prospettive diverse
- Resilienza, persistenza nei compiti anche se difficili
- Curiosità critica, desiderio di approfondimento
- Creazione di senso, necessità di collegamento tra conoscenze
- Consapevolezza strategica, autovalutazione, auto-gestione
- Relazioni di apprendimento: collaborazione, interdipendenza, equilibrio tra apprendimento individuale e socialmente condiviso
… esiste il rischio di una formazione che immobilizza e demotiva? Quali le conseguenze?
- Fissità, difficoltà a cambiare modo di apprendere
- Ripetitività, schematicità, stretta osservanza delle regole
- Fragilità e dipendenza
- Passività, superficialità, criticità
- Frammentarietà
- Automaticità, inconsapevolezza
- Isolamento, dipendenza
LA DOMANDA..
Quale formazione, con quali strumenti, in quali contesti, attraverso quali metodologie per rispondere alle esigenze personali e socio-culturali del momento presente?
Unisciti al gruppo di studio di C&C PROGRAMME …
Se lavori nei contesti della formazione degli adulti come docente, formatore, progettista di formazione, o sei una persona interessata a comprendere meglio il senso, gli orientamenti le prospettive della formazione permanente in Italia e in Europa … puoi contribuire con una riflessione o condividendo la tua esperienza di lavoro inviando un testo a stafftraining@geapolis.eu
Sorry, the comment form is closed at this time.