Dicembre 2016
Dicembre 2016
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ODE AL VINO DI PIANSANO
dedicata a Roseo De Carli detto” lo starnotto”
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…… del vino suo ben’è ch’io parli…..
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In questi ameni colli di Piansano,
paese mio nativo tanto amato,
l’etrusca civiltà, tempo lontano
l’orma di sua dimora vi ha lasciato.
In questo suolo, vegetante e sano,
sempre dal contadino lavorato,
vi lasciò tradizioni, opre forbite,
tra le altre cose vi lasciò la vite.
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E noi, vecchie, ritorte, mai perite
ancor le vecchie viti coltiviamo
perché bevande schiette saporite
dall’uva che ci danno ricaviamo.
Bevande dolci, secche, assai squisite
di vino bianco e rosso che beviamo
così come la terra lo destina
alla vite e la vite alla cantina.
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E’ questa la bevanda genuina
che offrire può Piansano a chi ne è ghiotto
E qui un particolar mi si combina
che riguarda qust’ottimo prodotto.
Roseo De Carli, dalla mente fina,
ch’è soprannominato lo starnotto,
è divenuto il bacco del paese
con quanto qui più giù farò palese.
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Aleatico, tinto, San Giovese
ed altri che non cito a tal valori
maggiora, invecchia, muta in più riprese.
Poi la da a bere a vescovi, dottori.
Inoltre lo starnotto più si estese;
a politici giunse, a intenditori.
E fu da tutti sommo giudicato
il vino che l’etrusco ci ha lasciato.
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foto di Gioacchino Bordo