Palazzo Farnese Museo del Costume Farnesiano

foto by Sara Guerrini 

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L’ équipe di Geapolis ringrazia i responsabili della Biblioteca e del Museo del Costume Farnesiano di Gradoli (VT) per l’autorizzazione alla pubblicazione delle foto realizzate all’interno degli spazi espositivi, in particolare della SALA DEL TELAIO. 

Per saperne di più sui servizi culturali del Comune di Gradoli vai sulle pagine dedicate alla Biblioteca Comunale di Gradoli e al Palazzo Farnese  Museo del Costume Farnesiano.

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IL PALAZZO FARNESE DI GRADOLI

Il Palazzo Farnese di Gradoli rappresenta uno dei primi episodi di dimora umanistica, testimonianza della nuova etica del vivere rinascimentale. Nel 1517 il cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, incarica Antonio da Sangallo il Giovane di realizzare il raffinato palazzo isolato ed incombente sul tessuto urbano di Gradoli.  Il modello tipologico della dimora signorile rinascimentale trova nel palazzo di Gradoli la sua più tradizionale espressione nella sua articolazione architettonica e nel complesso decorativo delle stanze nobili incentrato sulla decorazione dipinta delle pareti e sull’orditura dei soffitti lignei cassettonati decorati da complessi geroglifici dai complicati significati simbolici e sapienziali di matrice neo-platonica, da scenette di contenuto mitologico e allegorico, nonché da una ripetuta reiterazione dei riferimenti araldici della famiglia Farnese, sia del ramo laico sia del ramo clericale.

IL MUSEO DEL COSTUME FARNESIANO

Nel dicembre del 1998, dopo il completamento dei lavori di restauro interno ed esterno del Palazzo, fu Istituito al suo interno il Museo e Centro di Documentazione del Costume farnesiano. 

Il Museo espone attualmente

  • numerose riproduzioni di costumi di epoca rinascimentale e barocca
  • antichi registri dell’Archivio Storico del Comune
  • frammenti di ceramiche del XVI secolo ritrovate nel butto del Palazzo durante i lavori di restauro nel 1974 e nel 1980
  • un telaio del 1800 per la tessitura della canapa, diversi oggetti domestici e strumenti per la lavorazione della lana

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Intorno agli anni Ottanta del Novecento, l’offerta didattico-formativa del Museo del Costume Farnesiano di Gradoli si è arricchita di una ricca collezione  di strumenti per la lavorazione delle fibre tessili (lana e canapa): pettini da cardatura, rocche e fusi per la filatura e un aspo per raccogliere le fibre in matasse; scotole e ammaccatoio per le fibre di canapa, un telaio originale completo per la tessitura del 1800.

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