Patrimonio & Comunità

Piansano (VT) – Centro storico

Ogni luogo ha il proprio spirito, il proprio passato, le proprie aspirazioni. (Jerome Bruner)

Perché la pedagogia del patrimonio?

Attraverso la pedagogia del patrimonio, Geapolis valorizza  le potenzialità della cultura, dei valori e  dell’identità  del territorio quali elementi distintivi e qualificanti in chiave di sviluppo delle aree rurali e di promozione dell’inclusione sociale. Il termine “patrimonio”  rimanda all’eredità dei “padri”.  É  implicito il richiamo ad un senso di responsabilità per l’oggi,  e l’invito  a “seminare”  per il futuro,  attraverso una tensione creativa  tra “ cose antiche e cose nuove “ …..

ESSERE RESPONSABILI DELLA NOSTRA IDENTITÁ CULTURALE

Il patrimonio lega il presente al passato e al futuro, evidenziando il rapporto tra continuità e cambiamento. Esso sviluppa la coscienza storica. Il patrimonio, per sua natura, offre la possibilità di integrare emozioni e conoscenze; consente il passaggio continuo dall’affettivo al cognitivo e viceversa, facilitando lo sviluppo di capacità e l’acquisizione di conoscenze.

L’educazione al patrimonio favorisce lo sviluppo dei processi cognitivi, della sfera affettivo-emotiva e dell’immaginario (formazione globale a più livelli); aiuta a promuovere una personalità creativa e flessibile, aperta alla complessità; favorisce, nelle metodologie di approccio, lo sviluppo dell’intelligenza spaziale, musicale, relazionale ma anche l’interazione tra più intelligenze.

Montefiascone (VT), Chiesa di San Flaviano (particolare dell’interno)

RINNOVARE LO SLANCIO NELL’IMPEGNO SOCIALE E CIVILE

Ognuno deve essere responsabile di sé stesso, nel rispetto dell’altro. Quando mi trovavo in Oriente mi dicevano: “Se lei fosse nato qui...” il problema non è dove si è nati, ma trasformare tale casualità in un destino, attraverso una riflessione continua... (Paul Ricoeur)

Campagna piansanese (VT) 

L’attenzione è posta sulla natura dinamica del patrimonio stesso, che non è certo un’entità fissa, ma in continua evoluzione: un processo dinamico determinato in gran parte da ogni individuo e dalla comunità.

La pedagogia del patrimonio sviluppa  perciò la motivazione a coinvolgersi nella vita e nella gestione della propria area territoriale e motiva ad una assunzione di responsabilità sociale e civile.

Il patrimonio è fattore di educazione “estetica” ed “etica”. Attraverso la pedagogia del patrimonio si esercita la capacità di vedere e di ascoltare; si affina la sensibilità e si sviluppano atteggiamenti e capacità critiche.

PROMUOVERE IL BENESSERE E LA QUALITÁ DELLA VITA

Anche dal filo d’erba imparo:calpestato si solleva e guarda il cielo come una cosa sua.Anche dalla goccia imparo:racchiude tutti i coloro dell’arcobaleno. Anche dall’ olivo imparo: ne ha passate tante eppure continua a prodigare oli e bagliori di argento. Imparo dall'alba che continua a nascere anche se nessuno assiste allo spettacolo. Imparo dalle piante che sanno morire in piedi. Osservo e imparo dalla candela. Ogni luce ha il suo prezzo: consuma chi la offre. Ogni luce ha la sua gioia: illumina un cammino. Ogni luce ha il suo futuro, abitua all’eternità (Ermanno Olmi)

PROMUOVERE UNA IDENTITÁ PERSONALE DINAMICA

Al valore del patrimonio culturale per la società è dedicata la Convenzione europea siglata a Faro (Portogallo) nel 2005 che colloca il diritto al patrimonio culturale tra i diritti umani universali; coinvolge nella responsabilità per la tutela individui e collettività; lega la conservazione allo sviluppo sostenibile e alla qualità della vita.  “Il ‘patrimonio culturale’ è ogni traccia materiale e immateriale dell’opera dell’uomo e ogni traccia dell’attività umana nell’ambiente naturale”

(Raccomandazione N. R 5 (1998) del Consiglio d’Europa relativa alla Pedagogia del patrimonio culturale) 

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