Riannodare un’antica amicizia… un pò di storia

Sono sempre stata fermamente consapevole e convinta che i valori, i sentimenti, le emozioni e le esperienze che toccano ogni individuo nel suo essere più profondo possano e debbano essere trasmesse ad altri, anche attraverso il racconto. Soprattutto chi ci sta accanto, in situazione di vicinanza e di condivisione, può giungere ad un personale arricchimento basato sulla motivazione e sull’entusiasmo per il desiderio di conoscere ed apprendere. (Marisa Peruzzo)

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Ringraziamo la dottoressa Anna Petra Finizio, nipote della maestra PETRA BONITA CORRADI  che  ha accettato l’invito a collaborare all’interno di questo circolo di studio virtuale. 

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Nel mese di aprile 1979 mio marito ed io stavamo trascorrendo un breve periodo a Valentano, ospiti della signora PETRA BONITA CORRADI, da noi conosciuta come Zi’ Pierina, cioè la zia dei nostri amici fraterni  Cesare e Vincenzo, mamma della nostra cara amica Isabella e nonna di Anna Petra. L’anziana signora abitava al primo piano di una casa al centro del paese di Valentano e,  in compagnia della sua gatta Santippe, trascorreva buona parte del giorno, comodamente seduta su una sedia costruita con uno scopo ben preciso, cioè  con due gambe più corte  che  poggiavano sul gradino antistante una grande finestra affacciata sulla via principale. Da lì osservava, partecipe, il trascorrere della vita del paese.

Valentano e il suo Castello (veduta dall’alto)

Chi è stata  nella vita Petra Bonita Corradi coniugata La Penna Simone? Una maestra elementare, insegnante a Valentano (VT), per circa quarant’anni. Dalla finestra, con giusto orgoglio, ci  presentava, tra i passanti, coloro che un tempo erano stati suoi alunni: di ciascuno ci raccontava le vicende di vita e famigliari. Tra noi due, a braccetto, colma di soddisfazione, ci ha accompagnato, il Giovedì Santo, alla processione tra le vie del paese. Tantissimi i saluti di affetto che andava ricevendo e che ricambiava a cuore aperto! “Come va Sora Pierina?”  “ Buonasera Sora Pierina!” “Che bell’incontro! Guarda un po’ chi si vede! Sora Pierina!”…

Prima di lei, suo padre, CESARE CORRADI ( n.1848, m.1935) le cui spoglie ancora giacciono nella cappella di famiglia nel cimitero di Valentano, insegnò nello stesso paese a ben tre generazioni, per cinquant’anni. Per questo motivo fu insignito di medaglia d’oro all’Onore. Dalle nostre parti, a ricordo di personalità paesane di questo tipo, si usa mantenerne viva la memoria dedicando loro il nome di una via o piazza  o quant’altro; non so se anche nella Tuscia esista questa usanza e se questo sia avvenuto.

Cesare Corradi  (1848-1935) e Don Domenico Scalabrella (1874-1952)  presso il pozzo del cortile del Castello a Valentano

La maestra Petra Bonita Corradi (la foto risale agli anni ’20)

La nipote Isabella mi raccontava, con dispiacere e rammarico, che il nonno Cesare, in segno di buon auspicio per il suo futuro scolastico, il primo giorno di scuola le aveva appuntato al grembiulino la sua medaglia d’oro. Purtroppo, proprio in quell’occasione andò perduta!

Ricordava, inoltre, che a quel tempo il maestro Cesare Corradi si trovava a gestire una classe di ben cento alunni. Un’impresa impossibile, considerando che tra questi erano inseriti anche parecchi bambini con problematiche comportamentali e/o diversamente abili. Lui andava, ripetutamente chiedendo uno sdoppiamento, ma, suo malgrado, non gli veniva concesso. Un giorno decise di non accogliere in classe gli alunni, bensì di lasciarli liberi di vagare per il paese. Fu così che le autorità presero consapevolezza della criticità della situazione e decisero di sdoppiare la classe!

La Maestra Petra Bonita Corradi con la sua scolaresca. La foto risale agli anni 1918-1919

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TRA SCUOLA E FAMIGLIA … I CORRADI A VALENTANO 

ANNA PETRA FINIZIO  RACCONTA 

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