Donne & Comunità… Quando erano gli uomini a ricamare

Donne & Comunità… Quando erano gli uomini a ricamare

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La vita è un arazzo e si ricama giorno dopo giorno con fili di molti colori,

alcuni grossi e scuri, altri sottili e luminosi, tutti i fili servono.

Isabel Allende, Il quaderno di Maya

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I LUOGHI DELLA STORIA … MUSEO DEL COSTUME FARNESIANO – PALAZZO FARNESE A GRADOLI (VT)  clicca qui

... E PENSARE CHE ...

Forse proprio il fatto di averlo confinato al mondo femmi­nile ha fatto dimenticare che prima del XIX secolo, il ricamo era un lavoro di antica tradizione e di altissima qualità e soprattutto un’attività esclusivamente maschile.

I ricama­tori, che godevano di una considerazione non inferiore ai pittori, erano organizzati fin dal Medioevo all’interno delle corporazioni (in alcuni centri legati a un’arte importante come quella della seta, altrove con statuti autonomi’) ed erano sottoposti a  ferree regole che garantivano l’alta qua­lità dei manufatti.

Il lavoro si espletava nella bottega gerarchicamente organizzate  all’interno  delle quale, fin dal Medioevo, ci si avvaleva di disegni forniti da artisti contemporanei per illu­strare eruditi cicli iconografici, vite di santi, storie popolari  o simboli civili; in sostanza una sorta di “pittura ad ago”  che godeva di una considerazione non inferiore alla pittura stessa.

Basti ricordare, per esempio, che nel Rinascimento fornirono disegni da riportare a ricamo, tra i tanti artisti, pittori quali Sassetta, Pollaiolo, Bellini, Botticelli, Raffaellino del Garbo, ricamatore egli stesso.

A quell’epoca le donne erano escluse dal processo produt­tivo; anche in quei pochi casi in cui la loro presenza, determinata da legami familiari, era consentita, avevano sol­tanto un ruolo marginale: la loro collaborazione era limitata a lavori di minore importanza o alla preparazione dei ma­teriali; un contributo simile a quello richiesto talvolta alle monache che vivevano nei conventi.

Questa organizzazio­ne, rimasta praticamente immutata per secoli, finisce nell’ultimo quarto del XVIII secolo, quando, con la soppres­sione delle corporazioni artigiane, scompare progressiva­mente la figura del ricamatore e l’esecuzione dei ricami passa pressoché globalmente alle donne.

Parato di San Giovanni, La visitazione 1466-1488 disegno di Antonio del Pollaiolo (Museo dell’Opera del Duomo – Firenze)

I LUOGHI DELLA STORIA … IL PALAZZO FARNESE A GRADOLI (VT)

ENTRA NELLA SALA DEL TELAIO ...

Intorno agli anni Ottanta del Novecento, l’offerta didattico-formativa del Museo del Costume Farnesiano di Gradoli si è arricchita di una ricca collezione  di strumenti per la lavorazione delle fibre tessili (lana e canapa): pettini da cardatura, rocche e fusi per la filatura e un aspo per raccogliere le fibre in matasse; scotole e ammaccatoio per le fibre di canapa, un telaio originale completo per la tessitura del 1800.

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