Scuola & Territorio… per una cultura viva 1/

Scuola & Territorio… per una cultura viva 1/

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foto by Gioacchino Bordo

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La cultura viva combina in sé tendenze che si oppongono e insieme si sostengono: conservare ciò che è vecchio e creare ciò che è nuovo, il contatto con l’umanità e una grande flessibilità del proprio approccio alla vita. E solo in presenza di entrambe queste tendenze è  possibile la percezione del nuovo e la benevolenza verso tutto ciò che la merita, sullo sfondo della cultura mondiale e non dal punto di vista di una comprensione casuale, provinciale e limitata. (gennaio 1937)

 Pavel  Florenskji 

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: IMPARARE CON E DAL NOSTRO PATRIMONIO

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Testi: Mario Rigoni Stern

Regia: Ermanno Olmi

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Anche dal filo d’erba imparo:

calpestato si solleva e guarda il cielo come una cosa sua.

Anche dalla goccia imparo:

racchiude tutti i coloro dell’arcobaleno.

Anche dall’ olivo imparo:

ne ha passate tante eppure continua a prodigare oli e bagliori di argento.

Imparo dall’alba che continua a nascere anche se nessuno assiste allo spettacolo.

Imparo dalle piante che sanno morire in piedi.

Osservo e imparo dalla candela:

ogni luce ha il suo prezzo: consuma chi la offre.

Ogni luce ha la sua gioia: illumina un cammino.

Ogni luce ha il suo futuro, abitua all’eternità

Ermanno Olmi

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Lo  spazio Scuola Viva prende in esame alcuni recenti sviluppi nel campo dell’educazione primaria e suggerisce un modello di metodologia didattica, in cui le tracce del passato possono essere elaborate in una solida prospettiva educativa. Docenti ed esperti del settore condividono piani ed esempi di lezioni specifiche su diversi ambiti del nostro patrimonio, tra cui i musei,  i monumenti, il paesaggio, gli aspetti immateriali del patrimonio (può trattarsi di storie, testimonianze, modi pensare, tradizioni, usanze, rituali, danze, canti,  poesie, alimentazione, costumi nazionali, sport, dialetti, tecniche artigianali ecc.)

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[vc_toggle title=”PROVO INCANTO DAVANTI ALLA NATURA, AMO L’OPERA DELL’UOMO …” color=”white” el_id=”1487762902176-94abe614-6c3a”][/vc_toggle]
1/ INTERVISTA ALLA MAESTRA MARISA

Marisa abita a Piazzola sul Brenta, un comune  di 11 251 abitanti  situato a nord di Padova che (come evidenzia il nome) costeggia le rive del fiume Brenta.

Per te, Marisa, che cosa significa abitare un territorio?

In questo momento sto osservando la pianta del Ginko biloba che, nel mio giardino, sta facendo bella mostra del suo fogliame giallo oro brillante. La mia esperienza torna utile per esemplificare il significato di territorio: NON IL PICCOLO TERRITORIO DEL MIO GIARDINO! Da questo mio vissuto può inanellarsi una immensa catena che possiamo, nel suo insieme, chiamare TERRITORIO. Io, essere vivente umano traggo beneficio spirituale e fisico dal Ginko biloba ( godo della sua visione, respiro l’ossigeno che produce, utilizzo i suoi elementi quali foglie, rami, chioma, dalla sua immagine traggo ispirazioni. A mia volta possiedo infinite possibilità per rendere partecipi i miei simili della stessa esperienza e di beneficiarne nei più svariati modi. La pianta, a sua volta, interagisce con tantissime essenze vitali e non, quali animali, piante, aria, acqua, terreno.

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[vc_toggle title=”UNA CARTOLINA PER GEAPOLIS … SALUTI DA PIAZZOLA SUL BRENTA” color=”white” el_id=”1487848053518-964e1305-a5a3″][/vc_toggle]

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2/ DIARIO DI UN'INSEGNANTE
GIOIA, STUPORE, NOSTALGIA ... I SENTIMENTI DELL'INFANZIA

“Nessuno è profeta in patria” recita un antico proverbio. Niente di più vero e sperimentabile. La Tuscia è terra ricca di storia, di bellezze paesaggistiche, di cultura. E nell’universo culturale della Tuscia spicca in modo particolare la figura di un originale artista e poeta-pastore autodidatta: Ennio De Santis. E’ la sua una poesia che fa tutt’uno con il sentimento e che parla direttamente al cuore. Ricca di metafore e di onomatopee, parla di infanzia, di paese natio, di amore per la terra e per gli animali che alla terra sono più radicalmente e visceralmente legati: le greggi.

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I BAMBINI E LA POESIA

Si crede, erroneamente, che la poesia sia difficile da capire e che i bambini non la amino. Durante la mia lunga carriera di insegnante, mi sono trovata spesso a parlare di poesia ai miei alunni, ma ricordo in particolare un evento ed una poesia. Insegnavo Lingua italiana in due classi della scuola elementare di Piansano. Nel mio plesso era stato elaborato un progetto didattico che coinvolgeva tutti i docenti e che si poneva come obiettivo la conoscenza del territorio, illustrato e studiato da vari punti di vista (storico, geografico, economico-sociale, culturale…). 

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La poesia è “il forziere delle gemme nella cultura umana e civile di un paese.

Se la scuola deve formare l’uomo e il cittadino non può rinunciare ad attingere a quel forziere”

Bruno Tognolini

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POETI E BAMBINI 

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.ENTRA NEL CIRCOLO DI STUDIO MUSA PIANSANESE 

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