Teorie in pratica… educazione trasversale & ricerca-azione

Teorie in pratica… educazione trasversale & ricerca-azione

OMAGGIO A RÉNÉ BARBIER

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C’est avec une profonde tristesse que nous apprenons le décès de René Barbier. 

“René Barbier est décédé à l’âge de 78 ans lundi 18 Septembre. La cérémonie a lieu au Crématorium du Cimetière du Père Lachaise M° Gambetta Jeudi 21 Septembre 2017 à 13h30 avec une rose rouge. 

Deux qualificatifs peuvent ici le caractériser :  professeur à Paris8 et « intellectuel transversal »… Leggi tutto

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Par sagesses du monde j’entends toutes les formes d’intelligibilité et de sensibilité que les êtres humains, au sein des différentes cultures, anciennes et modernes, ont inventées pour symboliser et exprimer, souvent d’une façon mythique et poétique, leurs rapports à la connaissance de l’être-au-monde et à son mystère d’exister …

Réné Barbier

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LA RICERCA-AZIONE ESISTENZIALE ED INTEGRALE ...

Sociologo e professore emerito in Scienze dell’Educazione, René Barbier si è interessato di teoria e prassi in ricerca-azione  per oltre un trentennio.

I suoi riferimenti teorici – che spaziano dal transdisciplinarismo di Morin, dalla psicanalisi di Jung alla filosofia orientale di Krishnamurti – nonché i sui poliedrici interessi (poesia, politica, innovazione digitale) lo hanno reso un pensatore capace di rileggere, in maniera spesso originale, le categorie e le modalità di indagine delle scienze dell’educazione.

Comprendere se stessi, l’altro, il mondo: questo è il fine del ricercatore in ricerca-azione esistenziale e integrale teorizzata  da Barbier. Essa è tesa non tanto alla soluzione dei problemi ma al cambiamento dell’atteggiamento delle persone. È un tipo di ‘ricerca-azione’ comprensiva delle diverse componenti della vita (nascita, morte, vita sociale, formazione-educazione, interculturalità) e aperta “a qualcosa che va oltre la scienza: l’arte, la poesia, la filosofia, le dimensioni spirituali e multiculturali della vita” (1996, p. 61).

L’elaborazione della conoscenza s’incentra su un lavoro di ricerca con gli altri e non sugli altri. Le nozioni-chiave della ricerca-azione, viste come un modo filosofico d’esistere e di svolgere ricerca interdisciplinare, possono così sintetizzarsi: 

  • la complessità (che fa intendere l’essere umano come una totalità dinamica, biologica, psicologica, sociale, culturale, cosmica), la quale diventa il paradigma di una visione sistemica aperta dell’essere umano e della realtà;
  • l’ascolto sensibile (che si fonda sull’empatia), che accetta incondizionatamente l’altro, che non misura, non giudica e non fa paragoni, che coinvolge tutti e cinque i sensi del ricercatore, che è presenza meditativa, implicazione, coinvolgimento (principi chiave della ricerca-azione);
  • il ricercatore collettivo, costituito dal ricercatore e da tutti gli altri membri implicati, che però non rappresenta una semplice somma aritmetica, ma un soggetto propulsivo esponenziale;
  • il cambiamento, in quanto fine ultimo della ricerca-azione, quindi problematica politica che si muove e si forma sul terreno sociale, dal basso;
  • la negoziazione e valutazione, perché il conflitto è sempre in atto nella ricerca-azione;
  • il processo, per la costruzione di reti simboliche e dinamiche;
  • l’autorizzazione, di tipo razionale, «cioè il divenire l’autore del proprio sviluppo spirituale», ovvero, diventare autore di se stesso per appropriarsi della propria esistenza.

La vie intérieure est un travail d’exister. Elle articule paradoxalement un sens secret de la totalité et une saisie immédiate de la fragmentation. Le sentiment de la totalité la dirige vers les voies de la Connaissance de soi et du monde. L’appréhension de la parcellisation l’oblige à vivre dans le miroitement des savoirs dont certains éclairs fulgurants soulèvent cependant des zones d’ombre imprévisibles.

Réné Barbier

LA METODOLOGIA DELLA RICERCA AZIONE: IL DIARIO DI ITINERANZA

La metodologia della ricerca-azione, messa a punto da Réné Barbier consiste in un approccio a spirale (riflessione permanente), che tocca «quattro tematiche centrali:

  • individuazione del problema e contrattazione;
  • la pianificazione e la realizzazione a spirale;
  • le tecniche di ricerca-azione;
  • la teorizzazione, la valutazione e la pubblicazione dei risultati».

Il coinvolgimento della comunità educativa è essenziale: tutti i membri sono coinvolti in modo partecipativo attraverso una continua negoziazione dei temi educativi, della loro interpretazione, della loro realizzazione, della verifica dell’efficacia ed efficienza delle strategie applicate (obiettivi, metodologie e strategie).Sono richieste sia competenza metodologica sia consapevolezza comunitaria dei soggetti-agenti; il ricercatore collettivo assume ruoli sempre nuovi; lo stesso vale per gli attori sociali coinvolti che sono sempre disponibili ad un impegno esistenziale, leggono la realtà dal punto di vista dei più deboli. La ricerca avrà successo se avrà incrementato la consapevolezza degli attori comunitari e se il servizio educativo sarà migliorato.

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In questa fase diventa importante uno strumento conoscitivo -esistenziale: il diario d’itineranza, per la conoscenza di sé, del gruppo e dell’esistenza in generale.

Infatti, «ad un diario d’itineranza si consegnano il pensiero, i sentimenti, i desideri, i sogni più segreti», «si scrive giorno per giorno, senza aspettare e anche nelle situazioni più impreviste» e, pur legati alla prudenza deontologica e al rispetto delle persone, «una parte del diario sarà comunque resa manifesta».

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….. Nella ricerca-azione «ci si trova più che altro in un processo del “fare un lavoro con”, dell’elaborare insieme la conoscenza».  «la ricerca-azione appartiene per eccellenza all’ordine della formazione, cioè di un processo di creazione di forme simboliche interiorizzate, ed è animata dal senso dello sviluppo del potenziale umano».

Réné Barbier

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IL CONCETTO DI “TAPPA” NELLA VITA

Barbier propone un’originale lettura delle tappe di crescita dell’uomo e, quindi, anche del ricercatore.

L’intera trama esistenziale sarebbe scandita da una successione di tre tendenze principali:

  • la prima è la propensione all’avventura, all’individuazione vera e propria;
  • la seconda si esplica nell’adattamento al funzionamento sociale che genera conflitti arricchenti;
  • la terza, nella prospettiva di un superamento dell’individuale, consiste in una relativizzazione degli approcci a favore della conciliazione degli elementi del vivere (Barbier, 2007).

Sul piano della riflessione educativa, Barbier propone quindi di abbandonare la nozione spiccatamente occidentale di ‘progetto di vita’ avanzando l’idea di ‘tappe della vita’ da intendere come progressivo approfondimento/scoperta del proprio rapporto con l’assoluto e del proprio legame con il mondo.

 

…. Nous avons à notre disposition une richesse incommensurable pour réfléchir et pour méditer silencieusement: les textes venus du fond des âges écrits ou prononcés par des personnes ayant transcendé le règne de l’ego…. Nos enfants, eux, sont de plus en plus sans histoire, sans parole et sans espoir. Il ne leur reste que la violence ou l’apathie. Pourrons-nous retrouver le sens de la parole et la transmettre à nos enfants dans cette tragique post-modernité culturelle? Saurons-nous aller puiser dans ce fond commun mondial de la sagesse humaine, religieuse ou laïque, pour retrouver le fil du sens ?

Réné Barbier 

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APPROFONDIMENTI
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