Verso un futuro antico…

Verso un futuro antico…

 

PROGRAMMA ERASMUS + AZIONE KA1-EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

 

La formazione  permanente centrata sulle competenze chiave…  per gestire il cambiamento nella vita personale e professionale

logo C&C def

 

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Key competences for lifelong learning/1

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At glance… Imparare a imparare (Learning to learn)

Definizione: Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace…

(Raccomandazione del Parlamento  europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente)

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“Cose nuove e cose antiche”

per una formazione che mette al centro la persona

 

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 Viterbo: scorcio del quartiere medievale di San Pellegrino

Sapere riconoscere “cose antiche”…  Saper vedere “Cose nuove” …

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.. L’appiattimento sul presente, senza capacità di lettura prospettica del passato e del futuro, blocca le capacità progettuali e non motiva a compiere quella che Dante chiamava «la battaglia dei debili cigli», per vedere come stanno le cose e per guardare in faccia gli altri. …

La reciproca fecondazione tra vita e cultura implica il possesso dei punti di vista disciplinari, degli alfabeti, dei metodi e delle tecniche di ricerca e di produzione; ma implica anche la capacità di tenere in mano il filo delle proprie conoscenze e delle proprie attività, di valutarne il limite e l’importanza, in rapporto alle domande elementari e complessive che non possiamo rimuovere, se vogliamo dare ossigeno alla nostra intelligenza e al nostro spirito.

Questo ossigeno, indispensabile per alimentare la vita quotidiana, l’esperienza vitale di ciascuno, appartiene al più elevato orizzonte di senso che sia concretamente disponibile: è l’orizzonte dei principi-valori, a cui si ricorre per dare respiro a tutto ciò che la nostra cultura pensa e produce, e che rischia molto spesso d’inaridirsi e di chiudersi nello psicologismo, nel moralismo, nel burocratismo, nello scientismo, nel tecnologismo, nell’ideologismo, ossia nelle deformazioni degli indispensabili piani con cui costruiamo l’edificio della cultura e dell’organizzazione sociale…

Luciano Corradini (2005)

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6s

Cultura & Spiritualità: l’ infiorata del Corpus Domini a Bolsena

metodo, disciplina creatività in azione …

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… Venero molto il sapere, ho molta stima di coloro che sanno; ma da anziano ho imparato la rinuncia a conoscere molte cose e che sulla soglia del sapere, bisogna soprattutto imparare e prepararsi   sempre ad una scoperta.

Sì bisogna mettersi nello stato d’animo di chi si affacci alla soglia di un paesaggio meraviglioso e nuovo; è uno stato d’animo che si prova ascoltando le rare persone le quali non vogliono di proposito né insegnare né imporre, ma soltanto accennare, incuriosire per la scoperta  di cose nuove e nuovi pensieri…

Quel che so è il senso di gratitudine    che provo adesso, anziano, pensando che non conosco tutto, che vi sono libri,  anche  libri importanti, che mi aspettano per essere letti; e che conservo ancora, negli anni maturi, un’ansietà, una curiosità, una gioia di scoperta, quasi come negli anni in cui ero ragazzo.

Bonaventura Tecchi (1957)

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Piansano (Tuscia viterbese)

apprendere dall’esperienza e saper vedere oltre …

ciò che la cultura e la saggezza contadina hanno saputo insegnare

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“… i nostri amici  si recavano la sera nelle piccole comunità di contadini e operai e parlavano  per primi della necessità  di trovare nelle loro forze, nelle loro menti, nel loro animo la strada per la resurrezione, la strada per un principio di solidarietà e di vera democrazia che si attua attraverso la lenta formazione di una coscienza personalista e comunitaria… attraverso il contatto con  la forza liberatrice della cultura… Abbiamo portato in tutti i villaggi le nostre armi segrete: i libri, i corsi, le opere dell’ingegno e dell’arte. Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere”

Adriano Olivetti ( 1959)

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* Contributo fotografico a cura di Gioacchino Bordo

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