2. La biblioteca di Valentano consiglia ….

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INVITO ALLA LETTURA… Febbraio 2016

I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale.
Amos Oz

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Biblioteca comunale di VALENTANO

Piazza della Vittoria, 9 01018 Valentano (VT)

TELEFONO: 0761 453588

FAX: 0761 453588

e-mail: biblioteca.valentano@tin.it

RESPONSABILE: Maria Grazia Dandolo

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Pablo Picasso, Two Girls Reading

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PROPOSTA 1 /FÖRSLAG 1
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En parisisk 54-årig kvinnlig portvakt med förkärlek för filosofi, konst och rysk litteratur som lyssnar på Mahlersymfonier och är begeistrad över Yasujiro Ozus filmer, det är utan tvekan något som hör till ovanligheterna. Denna sällsamma, minnesvärda portvakten, Renée Michel, är det första berättarjaget i den franska författaren Muriel Barberys bästsäljare Igelkottens elegans som har översatts till otaliga språk (nyligen hade filmen efter Barberys roman premiär i Frankrike). Den barnlösa änkan Renée har i många år skött sina portvaktssysslor på Rue de Grenelle nummer sju i ett praktfullt före detta privatpalats med åtta ytterst exklusiva paradvåningar.

I omgivningens ögon har Renée alltid varit portvaktsklichén. Enligt hennes eget självporträtt är hon ful, småfet och kortväxt, hon saknar utbildning och har alltid varit fattig, försynt och obemärkt. Som kronan på verket har hon en fet loj katt som hela tiden ligger och småslumrar i soffan.

Men som skenet bedrar! Bakom fasaden gömmer sig en mycket skärpt och vetgirig autodidakt med gedigen allmänbildning men också enligt egen utsago med en eklektisk inställning till kulturen.

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Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant… dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione….

Igelkottens elegans av  Muriel Barbery 

Renée Michel är portvakt i en ståtlig fastighet i Paris finare kvarter. Hon är en självlärd älskare av konst, musik, filosofi och litteratur. Hon lever sitt liv diskret bakom en övertygande schablonbild av den vresiga och obildade portvakten med få intressen utöver katten och skräniga teveprogram. Tolvåriga Paloma Josse bor med sin familj i en paradvåning i samma hus. Hon är brådmogen, överbegåvad och försöker förgäves bete sig som sina jämnåriga. Hon tycker livet är absurt, känner sig oälskad och har bestämt sig för att begå självmord på sin trettonårsdag. Renées och Palomas vägar korsas när den japanske affärsmannen Kakuro Ozu flyttar in. “Igelkottens elegans” har sålts i hela 2 miljoner exemplar bara i Frankrike. Rättigheterna är sålda till 39 länder, och den svenska utgåvan var en av 2009 års stora bokframgångar.

Muriel Barbery är fransyska, född 1969 i Casablanca, Marocko, bosatt i Japan. Lärare i filosofi men numera författare på heltid. “Igelkottens elegans” är hennes andra roman. Även den första, “Smaken”, finns utgiven på svenska.

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Alcune persone sono incapaci di cogliere l’essenza della vita e il soffio intrinseco in ciò che contemplano, e passano la loro esistenza a discutere sugli uomini come si trattasse di automi, e sulle cose come se fossero prive di anima e si esaurissero in ciò che di esse si può dire, sulla base di ispirazioni soggettive. (Renée, p. 26)

[…] temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l’idea. (Paloma, p. 123)

Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita. (Paloma, p. 124)

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Titolo : L’ eleganza del riccio  / Autore: Barbery Muriel

Dati: 2007, 384 p., brossura  /  Nazione: FRANCIA  / Edizioni E/O  (collana Dal mondo)

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Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant… dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l’ambiente che la circonda. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l’uno dell’impostura dell’altro, si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée.

“L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery sorprende per il felice connubio di leggerezza e profondità. Il riccio è un animale singolare. La sua pelliccia costituita da aculei ha una funzione protettiva rispetto ad una struttura interna inaspettatamente tenera. È di indole solitaria e scontrosa ma a dispetto dell’apparenza è un animale veloce e dai sensi sviluppati.

La protagonista principale è Renée, una signora che si presenta come “vedova, bassa, brutta, grassottella, ho i calli ai piedi e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l’alito di un mammut. Non ho studiato, sono sempre stata povera, discreta e insignificante”.

Renée ha 54 anni e da 27 lavora come portinaia in un palazzo “al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e giardino interni, suddiviso in otto appartamenti di gran lusso, tutti abitati, tutti enormi”In realtà, all’interno della sua tana, Renèè nasconde tutt’altre doti: ha una cultura immensa, ama Tolstoj e Kant, ascolta musica classica, adora la cultura orientale e non si risparmia in analisi interiori attraverso l’ironica saggezza che le è propria. 

Nello stesso palazzo abita Paloma Josse, figlia di un deputato, ex ministro, che abita uno dei lussuosi appartamenti. E’ una ragazza dodicenne, fin troppo intelligente. Allo stesso modo di Renée, ma per motivi diversi, Paloma cerca di nascondere questa sua qualità facendo finta di essere una ragazzina discreta, imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. In realtà, segretamente, osserva con sguardo critico e severo l’ambiente che la circonda. In quel palazzo le persone hanno troppa puzza sotto il naso per accorgersi di qualcosa, e tra la loro eleganza e la rozzezza di Renée, alla fine è la raffinatezza di quest’ultima a trasparire – elegante come un riccio, secondo Paloma: “Fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.”

Nonostante le enormi differenze i due ricci si riconoscono e pian piano ritirano i propri aculei mostrando l’una all’altra la tenera anima celata.

La scrittrice Muriel Barbery è nata a Casablanca in Marocco nel 1969. Si è laureata in filosofia presso la prestigiosa École Normale Supérieure di Parigi ed è stata docente presso l’IUFM, Institut Universitaire de Formation des Maitres, situato a Saint-Lô (Normandia).

Dopo il primo romanzo, “Une gourmandise” (edito in Francia nel 2000), tradotto in 14 lingue e pubblicato in Italia nel 2001 con il titolo “Una golosità”, l’autrice si cimenta in ciò che si rivelerà una delle sorprese editoriali del 2006: grazie a un passaparola sorprendente “L’eleganza del riccio”, con oltre 2 milioni di copie vendute e 50 ristampe, si afferma come best-seller internazionale tradotto in 31 lingue e insignito di numerosi premi, tra i quali, nel 2006, il Prix Georges Brassens; nel 2007 il Prix Rotary International, il Prix des libraires, il Prix des Bibliothèques pour Tous.

Dal libro è stato tratto, nel 2009, il film dal titolo “Il riccio”, firmato Mona Achache, che ha incrementato ulteriormente le vendite.

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PROPOSTA 2 / FÖRSLAG 2
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Much better, in fact. Created a world that almost all of us would like to see, and very few, if any of us, believe we will ever see. How and why this happened the reporter will try to reconstruct for us as he digs into the origins of a global phenomenon called “The Movement.” Trevor, the boy at the center of this fable, is an only child. His mother, Arlene, works two jobs and is an alcoholic trying to quit booze. Trevor’s father, Ricky, has abandoned them. Arlene is wounded and tough and clings to a bankrupt hope that Ricky loves them and will return. A wrecked truck in their front yard mocks Arlene’s illusions. Before he left, Ricky had her co-sign for the truck, then wrecked it, and she’s trying to pay off a debt on a truck that will never run again. She resorts to cannibalizing it and selling its parts, and trying to beat it to death with Trevor’s baseball bat.

As dysfunctional as that sounds, Arlene is a good mother, and Trevor is a remarkably sane and balanced boy. Into Trevor’s life comes teacher, Reuben St. Clair, new to the small town of Atascadero.

Reuben is a Vietnam veteran with a face shockingly disfigured by a grenade accident. He’s a solitary man who has retreated far into himself. Reuben has moved so often that he no longer bothers to unpack his belongings after months of living in a new house. He doesn’t expect people to deal honestly with his wounded face, to see behind it. But Trevor isn’t put off by Reuben’s face. He simply asks him what happened, and Reuben’s defenses crack ever so slightly. Reuben challenges his new students to come up with an idea, that they have to put into effect, that has the potential to change the world. Most students ignore the challenge. A few attempt something in order to get a better grade. Only Trevor takes it to heart.

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È possibile cambiare il mondo a partire da tre semplici, piccole, buone azioni? Si. Almeno è così che la pensa Trevor McKinney, 12 anni, ingenuo e geniale inventore della “formula del cuore”. Se una persona qualunque, riflette Trevor, decidesse di aiutare tre persone in difficoltà e in cambio chiedesse loro di imitarlo, “trasferendo” il favore ad altre tre persone, e avanti così all’infinito, la moltiplicazione della bontà avrebbe come risultato un mondo migliore! Trevor non perde tempo, basta guardarsi intorno per vedere persone bisognose d’aiuto. Le azioni di Trevor finiranno per toccare le vite – e i cuori – di persone diversissime tra loro, con conseguenze di portata straordinaria.

UN SOGNO PER DOMANI

Nel 2000, il romanzo La formula del cuore è diventato un film per la regia di Mimi Leder con Helen Hunt, Kevin Spacey e Haley Joel Osment nel ruolo di Trevor. Il titolo italiano del film è Un sogno per domani.

Monologhi per riflettere - "Un sogno per domani"
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Trevor pensò: «Ecco, io faccio un favore a tre persone. Poi quando mi chiedono come possono ricambiare il favore, io dico loro che devono fare un favore ad altre tre persone ciascuno. Tre per tre … nove! Così vengono aiutate nove persone. E loro devono aiutarne ventisette… poi ottantuno… duecentoquarantatre… e così via, giorno dopo giorno. Sapete che risultato si otterrebbe nel giro di un mese? l’astronomica cifra di 103mila miliardi di buone azioni.»

 

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La formula del cuore.

 

Titolo : La formula del cuore

Autore: Ryan Hyde Catherine

Dati: Pubblicato a novembre 2002 Pagine 120

Collana Religione / Serie Incontri/ Sotto-serie Saggistica

Editore: Piemme   ISBN 978-88-384-4958-1

Un insegnante di studi sociali, Ruben, trasferitosi in una nuova scuola, si affeziona maggiormente ad un bambino di nome Trevor e sua madre Arlene.
Trevor è un bambino di 12 anni che ha alle spalle una famiglia disastrata: la madre è alcolizzata e il padre li ha abbandonati. Il primo compito che Ruben assegna ai suoi ragazzi consiste nel pensare ad un modo per cambiare il mondo e nel metterlo in pratica. Solo quattro ragazzi si dedicano al compito. Trevor ha pensato ad un modo molto semplice per cambiare il mondo: aiutare tre persone, dare a queste la cosa di cui hanno bisogno, e chiedere in cambio di aiutare a loro volta ognuno altre tre persone arrivando così a coinvolgere tutto il mondo. La prima persona che Trevor aiuta è Jerry, un ex tossicodipendente che riceve dal ragazzo tutti i suoi risparmi per comprare vestiti nuovi e trovare un nuovo lavoro. Poi Trevor aiuta Mrs. Greenberg rimettendole a posto il giardino a cui lei tiene molto. La terza persona che Trevor inserisce nella sua formula è il suo insegnante: decide di presentarlo alla madre per vedere se tra i due nasce qualcosa. Sfortunatamente Jerry rientra nel giro della droga e viene arrestato. Trevor pensa che la sua idea non stia funzionando perché in seguito muore anche Mrs. Greenberg. Ma la donna prima di morire ha regalato i suoi risparmi a tre persone: due commessi del supermercato, Matt e Terry, e una donna che gestisce un ricovero per gatti. In cambio ha chiesto loro di applicare la Formula. Jerry appena uscito di galera mantiene la promessa e le tre persone aiutate da Mrs. Greenberg fanno lo stesso. Così la Formula inizia ad espandere i suoi effetti proprio come voleva Trevor, ma a sua insaputa. Gli atti criminali stanno via via diminuendo e un giornalista di nome Chris Chandler, incuriosito da questo strano fenomeno, inizia ad investigare. Risalire a Trevor è molto difficile, ma, una volta scoperto l’ ideatore della fantastica Formula, Trevor viene nominato cittadino del mese e invitato alla Casa Bianca. Ancora convinto di aver fallito nell’ impresa con Jerry, Trevor cerca un’ altra persona da aiutare. Mentre sta partendo per il viaggio di ritorno sente delle grida: dei teppisti stanno picchiando Gordie, un ragazzo gay, e il suo compagno Sandy. Trevor corre per aiutarli, ma viene accoltellato prima che Ruben possa intervenire, e muore. L’indomani Chris, il giornalista, si reca a casa di Trevor. Il giardino è invaso dalle telecamere. Arlene vorrebbe mandarle via, ma Chris le propone di fare un annuncio in televisione. Così Arlene annuncia che  la Domenica si terrà una fiaccolata in memoria di Trevor. Una folla enorme, proveniente da ogni parte del mondo, si raduna la Domenica per commemorare il ragazzo: Trevor ha colpito il cuore di tutti.

“Che succede se il giorno in cui siete liberi, non siete preparati, non siete pronti, eppure vi guardate intorno, e a voi non piace il mondo com’è. E se il mondo è un’enorme delusione?”

TEMI
– Le difficoltà familiari
– La ricerca di un modo per cambiare il mondo
– L’amore
– Il dolore per la morte di un figlio

Catherine Ryan Hyde (31 gennaio 1955) è una scrittrice statunitense. È autrice di best seller tra i quali spicca La formula del cuore (Pay it forward), da cui è stato tratto il film Un sogno per domani.

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PROPOSTA 3
INCONTRO CON L'AUTORE
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disegno amicizia speciale

 Un’ amicizia speciale

di Petrosino Angelo

Dati: 2005, 155 p., ill., brossura   / Nazione: ITALIA

Editore: Piemme  (collana Il battello a vapore. Serie Valentina)

Età di  lettura: da 8 anni

Angelo Petrosino (Castellaneta, 3 febbraio 1949) è uno scrittore, traduttore e giornalista italiano, conosciuto soprattutto per i suoi romanzi per adolescenti e per la celebre serie di Valentina. Nasce a Castellaneta, a dieci anni emigra con la famiglia nell’Auvergne, successivamente a Parigi. Dopo il periodo in Francia si trasferisce in diverse città italiane per poi stabilirsi definitivamente nel 1964 a Chivasso in provincia di Torino  dove  ha conseguito il diploma di perito chimico e ha frequentato l’università. Nel 1969 diventa insegnante di scuola elementare.  Dagli anni ’80  comincia a lavorare con riviste di pedagogia e letteratura per i ragazzi. Matura  un grande interesse per la narrativa per l’infanzia italiana e straniera ed è del 1989 il suo primo libro per bambini, La febbre del karatè. Nel 1991 prende il via la fortunata serie con protagonista Jessica, un diario in sei volumi, che segue la ragazzina nella sua crescita emotiva, sentimentale, intellettuale dai dieci ai sedici anni.

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“Io e Tazio abbiamo deciso di andare a trovare Samuel, un nostro compagno delle elementari. Insieme ci siamo sempre divertiti un sacco, come quando abbiamo incontrato un cerbiatto o ci siamo abbuffati di cioccolato… Non vedo l’ora di riabbracciarlo!”

Età di lettura: da 8 anni.

PAROLE CHIAVE: AMICIZIA ED EMPATIA

Samuel aveva circa otto anni quando fu iscritto nella mia classe, in prima elementare. Costretto su una sedia a rotelle, senza poter camminare né parlare, si esprimeva soprattutto con gli occhi, con il riso, con il pianto. Ogni tanto faceva degli scatti improvvisi, e allora sembrava voler fuggire dalla carrozzella. Abbiamo passato insieme cinque anni molto belli, imparando a poco a poco a cercarci, a capirci, a volerci bene. Poi per noi è arrivata la scuola media, mentre Samuel non l’ha potuta frequentare. Adesso è ospite di un istituto in cui persone affettuose e qualificate si prendono cura di lui. -Verrò a trovarti, te lo prometto- gli dissi quando seppi la notizia. Samuel guardò Tazio, che si affrettò ad aggiungere: -Verrò anch’io, naturalmente. Ho proprio voglia di provare la carrozzella nuova di zecca che ti daranno. Samuel sorrise. Si ricordava benissimo delle corse che Tazio gli faceva fare nel corridoio o nel cortile della scuola. -Che spericolati!- dicevo io quando li vedevo tutti contenti dopo la corsa. E se vi fate male? Tazio e Samuel si guardavano sbellicandosi dalle risa. Come mai Tazio dedicava tanto tempo a Samuel, senza che nessuno glielo domandasse? Perché rinunciava a giocare a calcio con i compagni, per spingere la carrozzella fino alla buca della sabbia dove i bambini piccoli accoglievano Samuel dicendogli: “Ciao, amico”?

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