3/ La Cannara fotogallery
29 maggio 2008: giocosamente Mirella Valmaggi accoglie gli alunni della scuola primaria di Marta durante una visita didattica.
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L’uomo spinto ad osservare, quando comincia a sostenere una lotta per la natura, prova all’inizio l’irresistibile impulso di subordinare a sé gli oggetti. Ma ben presto questi gli si impongono con una tale forza, ch’egli capisce quanto abbia ragione di riconoscerne il potere e di ripristinarne l’azione. E, appena ci si convince di questo reciproco influsso, ha coscienza di un doppio infinito: dalla parte degli oggetti, la molteplicità dell’essere e del divenire, e di rapporti che si intrecciano in modo vivente; da parte sua, la possibilità di un perfezionamento illimitato, sia in quanto egli adatta la sensibilità e il giudizio a forme sempre nuove di ricezione e reazione.
(J. W. Goethe, tratto da La metamorfosi delle piante)
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La documentazione fotografica riguarda alcuni momenti della visita didattica al giardino della Cannara. Essa ha costituito lo step conclusivo di un progetto educativo promosso da Geapolis, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lago di Bolsena e, insieme alla biblioteca comunale di Marta, realizzato con la scuola primaria di Marta.
L’obiettivo principale del progetto “Leggere tra righe” é stato quello di avvicinare i ragazzi alla conoscenza del territorio, partendo dalla lettura di testi letterari dedicati al tema dei giardini.
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MIRELLA VALMAGGI E MASSIMO FAGGIANI ... alcuni momenti della visita alla Cannara
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«Uno di quei giardini è chiuso. Da dieci anni non ci va più nessuno».
«Come mai?», chiese Mary quasi inavvertitamente. Ecco un’altra porta chiusa che andava ad aggiungersi alle cento di quella misteriosa casa. «Mr Craven lo fece chiudere quando sua moglie morì all’improvviso. Era il giardino che lei preferiva, e lui non vuole che nessuno ci metta piede. Così, chiuse la porta, poi scavò una buca e seppellì la chiave… […]»
(F. H. Burnett, tratto da Il giardino segreto)
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Ho rubato un giardino. Non è mio. Non è di nessuno. Nessuno lo vuole, nessuno lo cura, nessuno ci va mai. Lo lasciano morire, forse è già morto, non lo so. [Mary rivela il suo segreto a Dickon] (F. H. Burnett Tratto da Il giardino segreto)
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