“Il polilinguismo come destino dell’Europa”.. per ricordare Umberto Eco

“Il polilinguismo come destino dell’Europa”.. per ricordare Umberto Eco

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UMBERTO ECO: PROUST E L’IDENTITÁ EUROPEA

“Avere più lingue non è un vero ostacolo. La soluzione sarà il lento diffondersi di un polilinguismo che non significa parlare molte lingue…. Ci sarà un polilinguismo diffuso. Tutti sapranno parlare e comprendere un po’ delle altre lingue. Un mio amico francese, Claude Hagége parla del polilinguismo come destino dell’Europa. Qual è una delle molle per arrivarci?  È l’Erasmus! Il programma  ha due funzioni: una linguistica e una sessuale. La maggior parte dei giovani che vanno in Erasmus si sposano all’estero. Questo vuol dire che nel giro di trent’anni verrà fuori  una generazione bilingue”

Umberto Eco

LA DOMANDA: La varietà delle lingue può essere un ostacolo alla reale unificazione dell’Europa?

Intervista ad Umberto Eco realizzata da TreccaniwebTV e pubblicata su   Treccani Channel

Art. 151. La comunità contribuirà al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri, nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune. 

Trattato di Amsterdam (Titolo XII, Cultura) 

PER RICORDARE UMBERTO ECO

Sweden

UK

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Umberto Eco gästar Internationell författarscen på Kulturhuset. I samtal med Johanna Koljonen diskuteras den nya boken Il cimitero di Praga (2010; English translation: The Prague Cemetery, 2011) och mycket annat.

Title

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Non è forse vero che l’identità e la ricchezza  dell’Europa risiedono  nel suo colossale e splendido  “retaggio culturale comune?”  

Potremmo scoprire l’ Europa migliore: quella che ci trasmette nel suo testamento spirituale  la Passione secondo Matteo di Bach, il don Giovanni di Mozart, Las Meninas di Velàzquez, le opere letterarie di Shakespeare, Dante, Cervantes, Goethe, Camões, tutte le opere poetiche di Virgilio, Pindaro, Ovidio, Orazio, Keats e san Giovanni della Croce.

È nostro dovere conoscere, conservare e salvaguardare la nostra cultura, e fare quanto è in nostro potere per permettere a Platone di continuare a dialogare, a Mozart di comporre, a Cervantes di scrivere, a Michelangelo di  dipingere e ad Antonio Stradivari di costruire gli “Stradivari” ….

José Antonio Jàuregui

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