Ho iniziato a frequentare la scuola poco dopo la sua apertura, nel 1995. All’inizio ho provato diverse tecniche, le sfilature, il ricamo classico, il tombolo. Ricordo molto bene una signora di Modena che era la levatrice del paese. Fu lei che mi insegnò a fare la rete con uno strumento particolare, l’ago mòdano, un lungo ago d’acciaio, con due crune aperte alle estremità che servono per avvolgervi il filo.
Da subito mi resi conto che avevo una particolare attitudine per il ricamo e la lavorazione del merletto. Tuttavia la tecnica del filet a mòdano è diventata la mia passione e anche la mia specializzazione! La rete lavorata a mòdano è molto versatile, ci si può fare di tutto… inserti, tende, tovaglie, bordure per asciugamani, bordure per fazzoletti, colletti polsini tovagliati…
Il filet a mòdano é una tecnica presente soprattutto nei territori lacustri o marini e che richiama la trama e la lavorazione delle reti da pesca. Oggi, tanto il merletto che le reti da pesca vengono realizzate attraverso processi industriali. Nel metodo tradizionale artigianale della lavorazione della rete a filet e della rete da pesca ci sono molte affinità. Noi utilizziamo l’ago mòdano, i pescatori lavoravano la rete con alcuni strumenti ricavati dalle canne del lago. Una volta realizzata la rete, i pescatori la gettano in acqua, noi merlettaie, ancora oggi, la stendiamo su telaio e la ricamiamo.