L’autoformazione educativa crea dispositivi efficaci e predispone condizioni utili affinché il soggetto possa maturare la propria autonomia. Essa gravita intorno alla messa in pratica di metodi, tecniche, strumenti che, dall’esterno, agiscono sull’individuo e lo sostengono nel percorso di costruzione e di rafforzamento della capacità di progettarsi nei contesti socio-professionali e nelle situazioni esistenti.
L’autoformazione educativa funge dunque da zona “cuscinetto” nella quale il soggetto si allena all’indipendenza e all’autonomia, portando alla luce la sua specificità apprenditiva ed esistenziale.
L’autoformazione educativa è emblematicamente sintetizzata nella figura del formatore, (mentore, tutor, mediatore, guida o counsellor) che accompagna il soggetto e lo trasforma da alunno passivo in attore attivo della sua formazione tramite l’individualizzazione del programma, la personalizzazione dell’apprendimento, la scelta del metodo, l’offerta di risorse, l’uso di strumenti e materiali adatti, la vicinanza emotiva nella relazione, la partecipazione alle decisioni, il consiglio nelle scelte. L’accompagnamento principale resta, in ogni caso, quello della relazione educativa in presenza. Il modello di riferimento è quello teorizzato da Carl Rogers nella sua opera Libertà nell’apprendimento, in cui l’azione del formatore ha lo scopo di potenziare processi di significazione, di esperienza e “di destare gli interessi vitali del soggetto che apprende”. Un apprendimento di questo tipo, sostiene Rogers, non coinvolge l’individuo esclusivamente dal collo in su, né si basa sulla passività della memoria, ma è caratterizzato da aspetti distintivi. Infatti, esso:
Comporta una partecipazione globale della persona, che si impegna nell’apprendimento sul piano affettivo ed emotivo, oltre che a livello conoscitivo
È automotivante, perché fa leva sulla scoperta interiore, anche quando sono presenti stimoli esterni
Ha una profonda incidenza sul comportamento e sugli atteggiamenti del soggetto
Viene autovalutato, in quanto è prerogativa esclusiva di colui che apprende verificare bisogni, esigenze e direzioni di apprendimento
È significativo, dal momento che quello che viene appreso acquista valore solo all’interno del quadro complessivo delle esperienze del soggetto