Nel laboratorio di Assuntina e Giuseppina PES

PASQUA 2020

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Sereno sia il cammino che faremo per raggiungere la normalità

per ritrovarci tutti insieme presi per mano

in un unico girotondo per tutta la nostra amata terra.

Raccontando tutti un po’ di noi

 finendo in un unico grande abbraccio

vi giunga dalla nostra isola di Sant’Antioco (Sardegna)

un caloroso saluto.

 SORELLE PES

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Nel nostro spazio PROFESSIONI SUL FILO, ospiti d’eccezione le sorelle Assuntina e Giuseppina PES. Si tratta di un’occasione inedita e privilegiata per conoscere una storia di donne, una storia  di fedeltà e passione  all’arte della tessitura e alla comunità di sant’Antioco, un piccolo centro del Sulcis, nel sud della Sardegna. Qui, accanto ai tradizionali lavori di tessitura di lana, lino e cotone, sopravvive anche la lavorazione di quella che viene definita seta di mare, ovvero il bisso, una fibra animale, estratta dalla Pinna Nobilis, che produce un filato assai particolare. La storia di Assuntina e Giuseppina PES si intreccia con  la storia di altre donne. 

Dettaglio coprileggio

Negli anni novanta conoscono Efisia Murroni, esperta di bisso, che insegna loro tutto quello che sa su questa particolare lavorazione e regala loro un piccolo quantitativo di bisso risalente agli anni 50. Le sorelle PES lo hanno utilizzato per impreziosire alcuni lavori seguendo le tecniche di tessitura tradizionale, tra i quali un copri leggio donato alla basilica di Sant’ Antioco Martire.

Un altro incontro molto significativo per le sorelle Pes sarà quello con Emma Diana, la figlia di Italo Diana, il maestro di bisso alla cui scuola si formarono sia Leonilde Mereu che Efisia Murroni. Con il piccolo quantitativo di bisso avanzato avuto da Efisia Murroni ed altro aggiunto da Emma Diana ( bisso del 1920 ) hanno realizzato due lavori molto particolari:  il dono per papa Francesco e la  tovaglia che completa l’ allestimento dell’altare della basilica di Sant’ Antioco. 

In attesa di incontrarle  riceviamo e condividiamo con gli amici di Geapolis  gli auguri delle sorelle Pes  per continuare a tessere i giorni con i colori della Speranza e della Vita.

Basilica di Sant’Antioco Martire

Basilica di Sant’Antioco Martire. Visibili il coprileggio  lavorato a telaio dalle sorelle PES nel  2010 e la tovaglia d’altare realizzata nel  2016.  Il  coprileggio é lavorato su ordito di cotone e trama in lino con tecnica a punt’è agu. Il disegno é realizzato con filo di lino, filo d’oro e in bisso marino. Il disegno é stato ideato e realizzato da Assuntina e Giuseppina Pes.  Donato alla basilica di Sant’Antioco Martire  é custodito nella stessa  e viene esposto ogni anno per la ricorrenza della festa del santo patrono. Il bisso del coprileggio risale agli anni 60 ed  è stato donato da maestra Efisia Murroni, mentre per la  tovaglia è stato utilizzato il bisso del 1920 della scuola del Maestro Italo Diana.

Cattedrale di Santa Chiara a Iglesias

Cattedrale di Santa Chiara (Iglesias). Tovaglia e coprileggio realizzati per la cattedrale di Iglesias sempre in onore di Sant’Antioco Martire realizzati in ordito di cotone e trama di lino con motivi religiosi. L’uva rappresenta il sangue di Cristo,  le spighe il pane e il corpo di Cristo, le palme  rappresentano  il martirio di sant’Antioco. Il calice, le croci e i rami dell’uva sono tessuti e ricamati in bisso risalente al 1920, proveniente dalla  scuola del Maestro Italo Diana.

Un dono per Papa Francesco… la Speranza tessuta con la seta del mare

La Speranza tessuta con la seta del mare… ci permettiamo di dare questo titolo all’arazzo realizzato da Assuntina e Giuseppina Pes utilizzando il bisso marino schiarito con il limone, messo a loro disposizione dagli eredi del maestro d’arte Italo Diana. L’arazzo propone un susseguirsi di figure stilizzate della tradizione artistica sarda, e  raffigura il pontefice che si inginocchia davanti alla croce realizzata a Lampedusa con il legno delle barche dei migranti, il volto del martire Antioco e la Basilica della città sulcitana, di cui Antioco di Sulcis è protettore. «Abbiamo realizzato le due opere, che abbiamo potuto eseguire grazie ad una donazione, con profondo rispetto, fede e gratitudine – spiegano Assuntina e Giuseppina Pes – in ricordo di  chi ci ha preceduto e insegnato questa arte.»