24 Mag Donne & Comunità… Invito a Palazzo Sorbello
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Lo spazio web PROFESSIONI SUL FILO, accogliendo le testimonianze degli addetti ai lavori e degli studiosi, intende incoraggiare una sinergia necessaria in nome della salvaguardia, del riconoscimento professionale e della trasmissione dell’arte del ricamo e del merletto, eccellenza del Made in Italy, sintesi di saper fare, di cultura e di tradizione. Conoscere “da dove si viene” per chiarire le ragioni del “dove si vuole andare” è fondamentale per trovare l’equilibrio e la stabilità necessaria per puntare in alto.
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Negli ultimi mesi abbiamo seguito e accompagnato i primi passi della Corporazione delle ARTI, nata con lo scopo di promuovere e valorizzare un progetto ambizioso e che guarda lontano. Apertura mentale, competenze organizzative, comunicative, imprenditoriali, capacità di riconoscersi e sapersi far riconoscere con i propri talenti e le proprie capacità… È tutto ciò che la Corporazione delle Arti si accinge a promuovere e a realizzare nel settore dell’arte del filo. È in questi momenti che diventa fondamentale lasciarsi ispirare e incoraggiare dai progetti e dalla capacità delle donne che hanno fatto da battistrada, credendoci fino in fondo… Sicuramente la Marchesa ROMEYNE RANIERI DI SORBELLO è una di loro.
Proponiamo la storia di una donna che, con la sua intelligenza e la sua cultura, mise a disposizione del territorio e della comunità le sue capacità organizzative e imprenditoriali. Il suo obiettivo era quello di trasformare i tradizionali prodotti artigianali femminili in beni commerciali di buon gusto, rendendo tale attività occasione di riscatto sociale per le giovani donne prive di mezzi di sostegno.
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Il palazzo Sorbello, dove visse la Marchesa Romeyne è un edificio storico di Perugia costruito alla fine del Cinquecento.
La famiglia dei marchesi Ranieri Bourbon di Sorbello, tuttora proprietaria del palazzo, rappresenta uno dei pochi esempi in Italia che ha saputo conservare una buona parte di tutte le collezioni accumulate dalle generazioni nei vari secoli, favorendone la musealizzazione e l’apertura al pubblico.
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Ringraziamo il Presidente della Fondazione Ranieri di Sorbello ed il dottore Enrico Speranza, responsabile della promozione e comunicazione della Casa Museo di Palazzo Sorbello, per la disponibilità e l’autorizzazione alla pubblicazione dei testi e della documentazione fotografica che orientano lo sguardo e l’attenzione sulla storia umana e familiare della Marchesa Romeyne Ranieri di Sorbello.
Per saperne di più sulla Casa Museo di Palazzo Sorbello vai sul sito ufficiale clicca qui
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Ad accompagnarci nella visita il dottor Enrico Speranza, promoter della Casa Museo di Palazzo Sorbello.
Al piano nobile di Palazzo Sorbello è visitabile la Casa Museo che accoglie sei sale affrescate tra eleganti arredi e lampadari settecenteschi. Per giungere alla sala del ricamo di Romeyne è necessario attraversare le cinque sale che raccontano e conservano la storia e le passioni dei Marchesi Bourbon di Sorbello.
Arrivati finalmente nella sala del ricamo, attraverso i manufatti esposti, i disegni preparatori e la documentazione fotografica ripercorriamo la vita personale e la storia della Scuola di Ricamo Ranieri di Sorbello. Lasciamo la parola alla nostra guida…
Chi è Romeyne Ranieri di Sorbello? Romeyne Robert nasce negli Stati Uniti, a Morristown (New Jersey), nel 1878 in una ricchissima famiglia borghese americana. Il nonno di Romeyne, fondò nel 1835 la società “Robert &C Williams” per l’importazione di zucchero, tè e caffè in America.
Cresciuta in un ambiente familiare caratterizzato dalla mentalità aperta tipica dell’intraprendente borghesia americana, ben presto rivelò uno spirito vivace, aperto alla conoscenza di altre culture e allo studio delle lingue Europee (ne parlava quattro). Romeyne ebbe la fortuna di poter viaggiare molto con la sua famiglia e visitare i principali monumenti e musei delle grandi capitali Europee. Rimase affascinata in modo particolare dall’Italia tanto che ne dipinse scorci e vedute caratteristiche e le raccolse in una serie di acquarelli che ne testimoniano la sensibilità artistica. Nel 1901, durante il viaggio, in una sosta a Roma, al teatro Argentina l’incontro con il futuro marito, il Marchese Ruggero VI di Sorbello.
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