OTTOBRE. Ecco perché ci piaci

 CALENDARIO EUROPEO 2021 -Circolo di studio virtuale – LEARN TO CHANGE

Nel circolo di studio “Calendario virtuale europeo 2021”, con LA PICCOLA GALLERIA e la GHILDE DES PHOTOGRAPHES- EUROPE ECHANGE il cantiere è aperto… UN TEMPO OPPORTUNO PER Imparare ad Imparare come utilizzare con creatività le tecnologie digitali. La pagina di ottobre propone  i contributi di 

Foto: JP LE MOIGN, Michelle UPPMAN. Testi: Michelle UPPMAN (Ghilde des photographes Europe Echanges). Foto e testi: Angelo BRUNO, Rossana MARI (La Piccola Galleria);  Foto e testi: Lucia BUSINELLI (Frollaland); Francesco Tushin (Geapolis)

Octobre est arrivé…. CALENDRIER VIRTUEL EUROPÉEN 2021, un projet partagé avec Geapolis, LA PICCOLA GALLERIA et GHILDE DES PHOTOGRAPHES- EUROPE ECHANGE. Dans le cercle d’étude virtuel Calendrier européen 2021 il est temps de découvrir l’apprentissage collaboratif pour apprendre à apprendre comment utiliser les nouvelles technologies de façon créative. Occasion favorable pour encourager la participation à la vie culturelle locale et européenne.

EUROPA. TEMA E VARIAZIONI 

Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende,

onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo.

Di questa costa, là dov’ ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
come fa questo talvolta di Gange. […]

Dante Alighieri Paradiso, Canto XI

Dans le cercle d’étude virtuel CALENDRIER EUROPEEN 2021 les mois passent en laissant une piste qui s’exprime à travers différentes langages ….photographique, écriture créative, audio, vidéo.

Objectif: favoriser une attitude positive envers les différences culturelles et d’encourager la curiosité sur les langues et la communication interculturelle. Les pages web proposent le résultat des activités de partage des participants. Intentionnellement, les textes partagés ne sont pas traduits pour stimuler la communication dans une langue étrangère.

Ottobre: “la stanca stagione che ha già vendemmiato”

Foto e testi Angelo Bruno- Posters Rossana Mari (La Piccola Galleria)

AUTUNNO. Un tempo, era d’estate,/ era a quel fuoco, a quegli ardori,/ che si destava la mia fantasia./ Inclino adesso all’autunno dal colore che inebria, amo la stanca stagione che ha già vendemmiato. Niente più mi somiglia, nulla più mi consola, di quest’aria che odora di mosto e di vino, di questo vecchio sole ottobrino che splende sulle vigne saccheggiate. Sole d’autunno inatteso, che splendi come in un di là, con tenera perdizione e vagabonda felicità, tu ci trovi fiaccati, vòlti al peggio e la morte nell’anima. Ecco perché ci piaci, vago sole superstite che non sai dirci addio, tornando ogni mattina come un nuovo miracolo, tanto più bello quanto più t’inoltri e sei lì per spirare. E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione ch’è tutta una dolcissima agonia. (Vincenzo Cardarelli)

C’est le mois où l’automne est à son apogée. 

Texte et Photos Michelle UPPMAN (Ghilde des photographes Europe Echanges)

Et me revient en mémoire, une strophe d’un poème appris à l’école. « On voit tout le temps en automne quelque chose qui nous étonne » (Michelle UPPMAN)

Octobre Rouen. Le monumental

Poème

 

Arrière saison

La couleur verte
tremble
entre les mains
de l’automne
La mort maquille
les feuilles
pour leurs noces
avec le givre
Un silence très ancien
se loge
dans la lumière
qui se tait
et le Temps jette
les heures insouciantes
dans un feu sans mémoire

Kamal Zerdoumi

(Poète contemporain né le 25 juillet 1953 à Casablanca, vit à Paris)

Octobre feuilles mortes

OCTOBRE, mois blotti au milieu de l’automne.

OCTOBRE, mois blotti au milieu de l’automne. C’est le mois où l’automne est à son apogée.  Toutes les saisons ont un charme particulier, aucune n’a ma préférence. J’aime leur diversité et le plaisir de vivre le passage continu de l’une dans l’autre. J’aime l’automne coincé entre l’été des vacances, des bains de mer, de la chaleur et des jours longs et l’hiver de la brume, du froid, de la neige, des fêtes de fin d’année et des jours plus courts. J’aime l’automne et particulièrement le mois d’octobre qui donne à la nature ses couleurs flamboyantes, changeantes, magnifiques.

C’est alors le plaisir de profiter des températures encore douces pour se promener en forêt et ramasser champignons et châtaignes, autres cadeaux de l’automne. Aux portes de l’hiver, l’automne parsème le sol d’un tapis de feuilles sèches et craquantes que j’aime fouler. Et me revient en mémoire, une strophe d’un poème appris à l’école. « On voit tout le temps en automne quelque chose qui nous étonne » (Michelle UPPMAN)

La vieillesse embellit tout : elle a l'effet du soleil couchant dans les beaux arbres d'octobre. (Maurice Chapelan)

Culture européenne. Variations sur le thème./ Flaubert 21

La danza di Emma/ Le bal d’Emma 

Europe Echanges informa …

L’11 settembre, la città di Ry, città partner di Europe Échanges, ha celebrato ancora una volta Gustave Flaubert. A “La Vaubyessard” ci siamo tuffati nel XIX secolo con l’evocazione letteraria e danzata del capitolo 8 di “Madame Bovary “La danza di Emma” interpretata dalla Compagnia “Impressionne-moi” diretta da Rudolf Sumac della Comédie Française.
Per saperne di più  http://europe-echanges.eu/2021/09/17/ry-et-flaubert-11-septembre-2021/

 

 

 

Ry et FLAUBERT – 11 septembre 2021

Un plongeon au XIXème siècle ! Sur les traces du roman Emma Bovary, l’une des parties de son histoire : « LE BAL D’EMMA ». (Déambulation dans les rues de Ry. Invitation au bal. Bal). De nombreuses personnes dont des élus étaient présentes et ont partagé cet évènement faisant revivre le bal à la Vaubyessard et le rêve d’Emma. Des manifestations variées : Conférences, Expositions photographiques, Théâtre, promenades nous emmènent à Ry célébrer le bicentenaire de la naissance de Gustave Flaubert (1821-1880)

“La danza di Emma”  il  brano interpretato dalla Compagnia “Impressionne-moi” diretta da Rudolf Sumac della Comédie Française riguarda il momento in cui  i coniugi Bovary vengono invitati dal Marchese d’Andervilliers – che Charles ha curato per un ascesso – a un ballo a Vaubyessard. È un episodio decisivo, perché Emma trova un ambiente che finalmente corrisponde a quello che ha sempre sognato.

“La danza di Emma” interpretata dalla Compagnia “IMPRESSIONNE-MOI” diretta da Rudolf Sumac della Comédie Française. (Fotogallery)

Orfana di madre, Emma è stata educata in un collegio di suore, dove ha letto un gran numero di romanzi sentimentali che hanno plasmato la sua immaginazione e la sua sensibilità: adora le storie romantiche; apprezza la religione, ma solo per la magnificenza dei suoi riti; le piace il mare ma – come nota Flaubert – solo quando è in tempesta. Insomma, è una sognatrice che (per citare un verso di Eliot) «non può tollerare troppa realtà». Il marito, Charles – che è rimasto l’individuo debole e mediocre che era da ragazzo – la venera, ma a lei questo non basta, come non le basta la grigia vita di provincia che il marito la costringe a vivere, una vita molto diversa da quella che i romanzi letti durante l’adolescenza le hanno fatto desiderare. Per tutto questo, «incapace di comprendere ciò che non provava [cioè l’amore del marito per lei], si convinse facilmente che la passione di Charles non aveva più niente di eccezionale». Nel brano che segue, i coniugi Bovary vengono invitati dal Marchese d’Andervilliers – che Charles ha curato per un ascesso – a un ballo a Vaubyessard. È un episodio decisivo, perché Emma trova un ambiente che finalmente corrisponde a quello che ha sempre sognato.

dal web
IL BALLO. Dopo la cena, servita con molti vini di Spagna e del Reno, brodo di crostacei e latte di mandorle, pudding alla Trafalgar e ogni genere di carni fredde immerse nella tremolante gelatina dei vassoi, una dopo l’altra le carrozze cominciarono ad andarsene. Scostando un lembo del tendaggio di mussola, si vedeva allontanarsi nel buio il lumicino delle loro lanterne. Sui divanetti non restò nessuno; pochi giocatori si aggiravano ancora; i suonatori si rinfrescavano la punta delle dita sulla lingua; Charles sonnecchiava con la schiena appoggiata a una porta. Alle tre del mattino ebbe inizio il cotillon. Emma non sapeva ballare il valzer. Tutti lo ballavano, anche la signorina d’Andervilliers e la marchesa. Non rimanevano che gli ospiti del castello, una dozzina di persone circa. Tuttavia, uno dei ballerini che veniva familiarmente chiamato visconte, dal gilè molto aperto e come modellato sul torace, venne a invitare per la seconda volta Madame Bovary assicurandole che l’avrebbe guidata lui, e se la sarebbe cavata benissimo. (Gustave Flaubert, Madame Bovary- Cap.7)

IL “BOVARISMO”: PERENNEMENTE INSODDISFATTI 

Gustave Flaubert é famoso in tutto il mondo soprattutto per il suo romanzo “Madame Bovary”. Da esso si sviluppa, successivamente alla pubblicazione, la corrente di pensiero denominata “bovarismo”, che identifica l’insoddisfazione ad adattarsi alla monotona quotidianità della vita di provincia cercando una maniacale evasione nella lettura.  Tale termine è stato poi adottato anche in psicologia per definire quegli individui, perennemente insoddisfatti e schiacciati da una realtà deludente che li dilania ferocemente a causa della discrepanza tra quello che hanno e ciò che vorrebbero avere. Un’inquietudine esistenziale che potrebbe rappresentare lo stesso scrittore, non solo quando definisce di essere lui stesso Madame Bovary, durante il processo intentatogli per l’accusa di immoralità del romanzo, pronunciando la famosa frase “Madame Bovary, c’est moi !”, (“Madame Bovary, sono io !”) ma per la sua stessa insofferenza verso la vita cui guarda con amarezza come l’eroina tragica della sua opera, intrappolata in un mondo che non le appartiene ed immersa in un universo di sogni irrealizzabili di amori sublimi letti in libri sentimentali.

EMMA BOVARY ATTRAVERSO LO SGUARDO DEL MARITO CHARLES

“Quanto all’ultimo arrivato, mi copierà venti volte la frase ridiculus sum”.   Charles Bovary è stato appena  accolto in una scuola di  bambini più piccoli con la speranza di salutarli presto per passare alle classi successive. Ma il comportamento goffo  susciterà il riso della intera classe  e gli  frutterà la prima punizione.   Charles  avrà una carriera scolastica  tribolata, e riuscirà a superare l’ultimo esame di medicina solo grazie a una prodigiosa memoria e alla propensione al sacrificio, che gli permetteranno di imparare a memoria libri interi.

La professione di medico di Charles  è il filo rosso che lo accompagna in tutto il romanzo. Fa la conoscenza di Emma, meglio del padre, durante la cura di una frattura non complicata che porta a termine in maniera soddisfacente. Quando chiede la mano di Emma il conciliabolo tra padre e figlia  dura un po’, ma alla fine viene concessa. La giovane moglie, però, sembra languire nella routine matrimoniale, soprattutto dopo le emozioni vissute in un ballo. Allora Charles decide di  cimentarsi in un intervento ortopedico.

All’inizio ha  delle perplessità, ma la moglie e il farmacista del paese lo convincono. In fondo ha conosciuto Emma proprio grazie a una frattura al piede del padre, e forse sua moglie ha bisogno  di stare vicino  a un uomo di scienza, invece che a un medico di campagna. E allora, con lo spirito di un cavaliere medioevale, si lancia nell’impresa.  Un ragazzo del paese ha un piede torto, e il giovane medico, seguendo fedelmente i passaggi da un manuale, porta a termine l’intervento. Ma le placche di fissaggio risulteranno troppo strette, e al povero Hippolyte  bisognerà amputare il piede a causa della cancrena. Emma è sempre più distante, e lui  non è sfiorato minimamente dal pensiero dell’infedeltà. E’ già abbastanza soffrire per l’infelicità della moglie. Poi c’è la bambina, Berthe, che sembra attirare su di sé le medesime tempeste emotive che Emma riserva al marito. Fa del suo meglio, Charles, per sopperire all’affetto richiesto dalla  figlia. Ma gli avvenimenti precipitano. Gli amori  di Emma naufragano, e i creditori la incalzano. Si avvelena con  l’arsenico che ha sottratto al farmacista, e muore tra i tormenti. Charles sembra inebetito. “Divenuto più debole di un fanciullo,  si lasciò condurre  dabasso….” Ma poi  mette in mostra dei tratti inaspettati. “Voglio che sia sepolta con l’abito da sposa, le scarpe bianche e una coroncina….” Scoprirà solo poi, leggendo le lettere, l’infedeltà di Emma. E dovrà far fronte ai debiti che lei ha lasciato. Non troverà più  la forza di dedicarsi alla figlia. “ Una candela ardeva. Berthe, vicino a lui, colorava delle illustrazioni…” Non vivrà a lungo dopo la morte della moglie. E la bambina rimarrà sola.

Flaubert fu accusato di immoralità. Charles lo avrebbe senza dubbio assolto.

(a cura di Francesco Tushin)

Cantiere  Kairos. Un tempo per…

CERCLE D’ÉTUDE CALENDRIER VIRTUEL 2021

IL CALENDARIO DI FROLLALAND

Vorrei il bello nell’infinito invece vi trovo soltanto il dubbio (Gustave Flaubert)