Una scuola di ricamo che punta alla qualità è un ambiente di apprendimento dove sia le insegnanti che i discenti condividono un processo di apprendimento e aggiornamento permanente, centrato sulla capacità di gestire il cambiamento delle persone e delle condizioni ambientali in cui si svolgono le attività, sulla capacità di trasformare i problemi in opportunità, nell’esaltare e valorizzare le caratteristiche più positive delle persone. Condivido queste affermazioni? Perché? Che cosa posso evidenziare in merito a questo aspetto? Riporto qualche esperienza per esplicitare meglio … Quali sono le criticità e le difficoltà che si verificano per raggiungere obiettivi di qualità?
E’ frequente che ci possano essere imprevisti nel ricamo. Ecco un esempio pratico, che da problema è divenuto un’opportunità di apprendimento ed aggiornamento.
Tovaglia di 3,5 m di lunghezza, orlata con orlo a giorno, piegata e stirata, pronta per essere riposta nel cassetto. Un tizzone si stacca dal ceppo scoppiettante del camino e cade sopra la tovaglia, silenzioso ed infido. Brucia piano, non fa fumo, buca il primo strato, passa al secondo. Perde un po’ di calore, ma continua la sua silenziosa ed invisibile azione distruttrice. Nessuno se ne accorge. Arriva a bucare tutti gli strati della tovaglia piegata, finendo la sua vita di tizzone tra le pieghe. L’ultimo strato è solo irrimediabilmente brunito, ma al lavaggio non torna bianco.
Cosa fare di una così preziosa e costosa stoffa, bucata in modo asimmetrico una volta aperta? Ecco un caso di adattamento e soluzione dei problemi che fa della scuola, dell’insegnante, la soluzione di un problema, quella soluzione che nessun tutorial potrebbe fornire. La stoffa è stata lavorata con tratti asimmetrici di sfilature diverse, bicolori, rendendo la tovaglia un pezzo modernissimo ed unico, dando contemporaneamente la possibilità alla proprietaria di imparare nuovi punti e nuovi tecniche. Apprendimento e aggiornamento in unica soluzione. La qualità passa attraverso l’esperienza.